Carta del Docente: chiarimenti sulla scadenza e le prossime novità
Carta del Docente: bonus 2023/2024 spendibile entro il 31 agosto 2025. Novità in arrivo: estensione ai precari e importo variabile.


La Carta del Docente, il bonus annuale da 500 euro destinato all'aggiornamento professionale degli insegnanti di ruolo, resta un argomento di grande interesse. Molti si interrogano sulle scadenze e sulle novità in arrivo. È fondamentale chiarire che "bonus docenti" e "Carta del Docente" si riferiscono alla stessa iniziativa: il bonus rappresenta l'importo, la Carta lo strumento per utilizzarlo.
Scadenza imminente per il Bonus 2023/2024
I docenti devono prestare particolare attenzione alla scadenza del 31 agosto 2025 per il bonus relativo all'anno scolastico 2023/2024. Fino a questa data, i fondi rimangono spendibili. Chi non utilizzerà l'intero importo entro il termine non lo perderà definitivamente: l'eventuale residuo si aggiungerà automaticamente al bonus del prossimo anno scolastico.
Ricordiamo che, come ogni anno, la piattaforma della Carta del Docente subirà un temporaneo blocco nelle prime due settimane di settembre per l'aggiornamento e il riallineamento all'anno scolastico successivo. Durante questo periodo, non sarà possibile generare buoni.
Estensione ai precari e modifiche all'importo
Il futuro della Carta del Docente riserva importanti cambiamenti, soprattutto a partire dall'anno scolastico 2025/2026. Una novità significativa riguarda l'estensione del beneficio anche ai docenti con contratto a tempo determinato su posto vacante e disponibile (supplenza al 31 agosto). Questa modifica, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, risponde a diverse pronunce favorevoli della giurisprudenza che già in passato riconoscevano questo diritto ai docenti precari con incarico annuale.
È importante sottolineare che questa estensione diventerà strutturale e non sarà più oggetto di proroghe temporanee. Per l'anno scolastico 2024/2025, le disposizioni attuali rimangono in vigore, riservando il beneficio ai soli docenti di ruolo.
Un'altra modifica rilevante stabilisce che l'importo della Carta del Docente, pur mantenendo un massimo di 500 euro, potrà variare annualmente. Un decreto del Ministero dell'Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, definirà annualmente l'ammontare esatto, tenendo conto del numero dei docenti aventi diritto e delle risorse disponibili.
Nuove regole per la rendicontazione delle spese (dal 2025/2026)
Il Governo ha introdotto un emendamento che impone nuove regole per gli esercenti convenzionati. Questi dovranno trasmettere la fattura per il pagamento del credito maturato entro 90 giorni dalla data di validazione dei buoni. Il mancato rispetto di questo termine comporterà la decadenza dal diritto al rimborso. Questa misura mira a rendere più efficiente e trasparente la gestione delle risorse.
Cosa acquistare con la Carta del Docente
La Carta del Docente permette di acquistare beni e servizi utili all'aggiornamento professionale. Questo include:
- Libri e testi: anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste per l'aggiornamento.
- Hardware e software: strumenti a supporto dell'attività didattica.
- Corsi di formazione: iscrizione a corsi accreditati dal Ministero, corsi di laurea, master universitari pertinenti al profilo professionale.
- Eventi culturali: ingressi a musei, teatri, cinema, mostre e spettacoli dal vivo, purché coerenti con le finalità formative.
Le iniziative formative devono sempre rispettare le attività individuate nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa delle scuole e nel Piano Nazionale di Formazione.
Consigli per l'utilizzo
I docenti devono accedere alla piattaforma dedicata tramite SPID o CIE per verificare il saldo disponibile e generare i buoni spesa. È consigliabile programmare gli acquisti e le attività formative in anticipo, evitando di aspettare l'ultimo momento per utilizzare i fondi, soprattutto in vista dei periodi di blocco della piattaforma.
Le modifiche in arrivo delineano un futuro della Carta del Docente che amplia la platea dei beneficiari, ma introduce anche una maggiore flessibilità nell'assegnazione dell'importo e una più stringente regolamentazione per la rendicontazione. Rimanere aggiornati sulla normativa è essenziale per sfruttare al meglio questa importante opportunità di formazione e crescita professionale.