Carta del docente per precari: bonus in ritardo e arretrati mai versati

Carta del docente per precari riconosciuta per legge. Resta il problema dei bonus arretrati e dei ricorsi contro il Ministero per i diritti negati

29 luglio 2025 08:05
Carta del docente per precari: bonus in ritardo e arretrati mai versati - carta del docente
carta del docente
Condividi

La Carta del docente per precari rappresenta oggi una conquista di civiltà e giustizia. Dopo anni di esclusione, i giudici italiani ed europei hanno sancito l’obbligo di estendere anche ai supplenti annuali il bonus da 500 euro per la formazione, precedentemente riservato solo agli insegnanti di ruolo.

Le sentenze europee e italiane hanno cambiato il quadro normativo sulla carta del docente

La svolta è arrivata grazie alla Corte di giustizia europea, che ha condannato l’Italia per discriminazione. Subito dopo, anche la Corte di Cassazione ha confermato l’obbligo di riconoscere il bonus ai docenti con incarichi fino al 31 agosto. Queste decisioni hanno dato il via a un'ondata di ricorsi in tutta Italia, con numerosi tribunali che hanno ribadito il principio di parità di trattamento tra precari e insegnanti di ruolo.

Ministero immobile: i precari costretti a fare causa

Nonostante il quadro giuridico ormai chiaro, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha continuato a negare automaticamente la Carta del docente per precari, costringendo migliaia di insegnanti a ricorrere ai tribunali per ottenerla.

In regioni come il Piemonte, la situazione è diventata insostenibile. Solo nel 2025, il TAR ha trattato oltre la metà dei ricorsi proprio su questo tema. La presidente della terza sezione, Rosa Perna, ha parlato apertamente di “inadempienze seriali” da parte dell’amministrazione, che mettono a rischio il funzionamento della giustizia amministrativa.

Le conseguenze economiche: costi legali e danno erariale

Ogni sentenza favorevole ai docenti precari ha costretto il Ministero a pagare non solo il bonus, ma anche le spese legali. I giudici del TAR Piemonte hanno segnalato il rischio concreto di danno erariale, inviando gli atti direttamente alla Corte dei Conti. Le casse dello Stato continuano a subire perdite evitabili, mentre cresce l’arretrato delle decisioni da eseguire.

La nuova legge riconosce il diritto, ma non risolve il passato

Sotto la pressione dei sindacati e della magistratura, il Parlamento ha finalmente approvato una legge che estende ufficialmente la Carta del docente per precari con incarico fino al 31 agosto. Tuttavia, la nuova norma non sana i ritardi accumulati negli anni precedenti: molte sentenze definitive attendono ancora esecuzione, e migliaia di supplenti attendono il rimborso.

La Corte costituzionale scarica la responsabilità sul legislatore

La Corte costituzionale ha stabilito che spetta al Parlamento individuare le risorse per coprire gli oneri pregressi. La responsabilità politica e amministrativa ricade dunque sull’esecutivo, chiamato a garantire giustizia ai docenti penalizzati da anni di inerzia burocratica.

Una vittoria a metà per i docenti precari

Oggi, la Carta del docente per precari risulta riconosciuta a livello normativo, ma migliaia di insegnanti restano in attesa del pagamento dei bonus arretrati. La battaglia, anche se vinta sul piano legislativo, continua nei tribunali, dove i ricorsi pendenti rischiano di bloccare il sistema giudiziario e aumentare i costi per lo Stato.