Carta del Docente: Tar Calabria ordina indennizzo di 1.500€ ad un precario

Il Ministero ha 60 giorni per pagare il bonus a un insegnante precario, come stabilito dal Tribunale. Altrimenti subentrerà un commissario.

14 novembre 2025 07:30
Carta del Docente: Tar Calabria ordina indennizzo di 1.500€ ad un precario - Sentenza del Giudice
Sentenza del Giudice
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Nuova sentenza sulla Carta del Docente ai precari. Il Tar della Calabria ha ordinato al Ministero dell'Istruzione di eseguire una sentenza del Tribunale di Cosenza, che riconosceva il diritto di un insegnante non di ruolo a 1.500 euro. L'amministrazione ha 60 giorni per erogare il bonus. In caso di inadempienza, interverrà un commissario ad acta nominato appositamente.

Carta del Docente: l'ordine del Tar al Ministero

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria ha ordinato al Ministero dell'Istruzione di eseguire integralmente una sentenza proveniente dal Tribunale Civile di Cosenza relativa alla Carta del Docente. La decisione del tribunale del lavoro (sentenza n. XXXX/2024, R.G. XXXX/2024), pubblicata il 22 aprile 2024, aveva dichiarato in modo inequivocabile il diritto di un insegnante al beneficio previsto dalla legge 107 del 2015.

Questo diritto, relativo agli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, era stato negato al docente in quanto precario, ma il tribunale ha ordinato il riconoscimento. Il Ministero era stato quindi condannato all'adozione di ogni atto necessario per consentire al docente il godimento della somma, corrispondente a 1.500 euro totali per i tre anni di servizio. Il Tar, rispondendo ora alla richiesta di ottemperanza formulata dai legali Anief, ha imposto all'amministrazione un termine di sessanta giorni dalla notifica della decisione per ottemperare.

La nomina del commissario ad acta

La pronuncia del Tribunale amministrativo della Calabria non si limita a fissare una scadenza, ma definisce anche le conseguenze precise in caso di ulteriore inadempienza da parte dell'amministrazione. Infatti, se il Ministero dell'Istruzione dovesse lasciar decorrere inutilmente il termine di sessanta giorni assegnato per il pagamento, il Tar ha già disposto il subentro di un commissario ad acta. Questa figura straordinaria interverrà per agire in via sostitutiva, garantendo l'effettiva esecuzione della sentenza del Tribunale di Cosenza nonostante l'inerzia ministeriale.

È stato stabilito che, in caso di mancato pagamento, sarà nominato un dirigente individuato dal Capo del Dipartimento per le risorse, l'organizzazione e l'innovazione digitale del Ministero, affinché provveda in via sostitutiva all'esecuzione. Il commissario avrà a sua volta sessanta giorni di tempo dalla comunicazione dell'inottemperanza per compiere tutti gli atti necessari, comprese le eventuali modifiche di bilancio.

La reazione del sindacato Anief

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, questo caso si inserisce in un contesto più ampio di contenziosi seriali vinti dal sindacato per il recupero della card elettronica da 500 euro l'anno. Il sindacalista ha sottolineato come, dopo le decisioni analoghe dei Tribunali amministrativi regionali del Lazio e del Veneto, anche la Calabria si aggiunge all'elenco delle pronunce di ottemperanza contro il Ministero. Pacifico ha evidenziato che tutti questi organi giudiziari hanno imposto al Ministero il pagamento entro 60 giorni di tempo, con subentro immediato di un commissario ad acta già individuato.

È triste dover constatare, ha concluso il presidente Anief, che non dovrebbe essere necessario arrivare a tanto e avviare così tanti procedimenti legali per ottenere giustizia per i lavoratori precari. La necessità di ricorrere ai Tar per l'ottemperanza dimostra una resistenza dell'amministrazione a riconoscere i diritti sanciti dai tribunali civili, costringendo i docenti a una doppia battaglia legale.

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