Carta Docente 2025/26: a breve l'apertura della piattaforma SOGEI, Anief chiede somme aggiuntive

La Carta Docente 2025/2026 estesa ai precari, ma l'importo potrebbe diminuire. Novità sulla piattaforma e le ultime interrogazioni.

15 novembre 2025 08:00
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Si attende a giorni l'apertura della piattaforma SOGEI per i residui della Carta Docente 2024/25. Tuttavia, cresce l'incertezza sul bonus per il 2025/2026. Secondo Marcello Pacifico (Anief), l'importo potrebbe essere ridotto a causa dei fondi stanziati. Questa novità arriva mentre si attende l'erogazione per docenti di ruolo e supplenti, con Anief che chiede un finanziamento aggiuntivo.

Le tempistiche e l'allarme sulla riduzione dei fondi

L'attenzione del mondo scolastico è concentrata sulle imminenti decisioni relative ai fondi per l'aggiornamento professionale, con il presidente di Anief, Marcello Pacifico, che ha delineato uno scenario complesso per il prossimo futuro. Pacifico ha annunciato che l'apertura della piattaforma SOGEI per l'utilizzo dei 500 euro dell'anno 2024/2025, destinati ai docenti di ruolo e ai supplenti annuali, è prevista a giorni, permettendo così l'uso dei fondi residui.

Tuttavia, la vera preoccupazione riguarda l'anno scolastico 2025/2026, la cui erogazione è attesa tra gennaio e febbraio, poiché l'importo nominale potrebbe subire riduzioni significative. Questa potenziale diminuzione è legata all'ampliamento della platea dei beneficiari, che dal 2026 includerà anche i supplenti con contratto al 30 giugno, senza un adeguato incremento del fondo dedicato. Per scongiurare questo rischio, Anief ha formalmente richiesto un emendamento alla legge di bilancio volto a stanziare ulteriori 100 milioni di euro, garantendo così la piena copertura finanziaria.

Aggiornamenti del portale e l'interrogazione parlamentare

Parallelamente alle dichiarazioni sindacali, si registrano movimenti anche sul fronte tecnico e politico, evidenziando la confusione attuale attorno allo strumento di aggiornamento. Recentemente, il portale ministeriale dedicato ha mostrato una nuova indicazione temporale, specificando che "per spendere il bonus hai tempo fino al 31 agosto 2026", un dettaglio tecnico che tuttavia non chiarisce le tempistiche di erogazione. La situazione di stallo e le incertezze sugli importi hanno provocato la reazione del Movimento 5 Stelle, con il capogruppo Antonio Caso che ha presentato un'interrogazione urgente al ministro Valditara.

Caso ha definito la gestione attuale "oggettivamente allarmante", sottolineando come il bonus rischi di essere svuotato, con importi ridotti e un'attivazione posticipata a febbraio che renderebbe la carta "praticamente inutilizzabile" per i supplenti annuali. Il M5S chiede risposte immediate e un intervento in manovra per tutelare la professionalità dei docenti, che si sentono presi in giro dalle attuali politiche ministeriali.

Le novità del Decreto Scuola sulla Carta Docente

Il quadro normativo di riferimento è stato recentemente modificato dal Decreto Scuola (D.L. 127/2025), convertito in legge il 28 ottobre, che introduce cambiamenti sostanziali nella gestione e nell'erogazione del bonus. La novità più rilevante è l'estensione della platea dei beneficiari, che includerà circa 190mila precari aggiuntivi, comprendendo non solo i supplenti annuali ma anche quelli con contratto fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) e il personale educativo.

Vengono però introdotte limitazioni significative sulla spesa: la Carta potrà essere usata per hardware e software solo alla prima erogazione e, successivamente, con una cadenza quadriennale, mentre viene aggiunta la possibilità di utilizzarla per servizi di trasporto. L'aspetto cruciale, tuttavia, risiede nel meccanismo di definizione dell'importo: un decreto interministeriale, da emanare entro il 30 gennaio di ogni anno, stabilirà i criteri e dividerà l'importo nominale sulla base del numero effettivo degli aventi diritto. Questa norma conferma i timori di una riduzione, poiché il decreto specifica che l'importo sarà determinato "sulla base delle risorse disponibili a legislazione vigente".

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