Classi speciali: un docente su quattro è favorevole alla reintroduzione

Cresce il consenso verso le classi speciali secondo il rapporto Erickson: l'inclusione scolastica rimane una sfida complessa per molti.

18 novembre 2025 10:00
Classi speciali: un docente su quattro è favorevole alla reintroduzione - Insegnante in classe
Insegnante in classe
Condividi

L'ultimo rapporto intitolato "Le voci dell'inclusione" ha riaperto il dibattito sulla scuola italiana, evidenziando che il 27% dei docenti intervistati guarda con favore al ritorno di percorsi educativi separati. Si tratta di un dato in netta crescita rispetto al passato, sintomo che per molti professionisti l'inclusione scolastica rappresenta oggi una sfida logorante e priva del necessario supporto istituzionale. Senza interventi mirati su formazione e organici, il rischio è che le classi speciali tornino ad essere percepite come l'unica soluzione praticabile per gestire la complessità.

I numeri sulle classi speciali e la disabilità

L'indagine condotta per Erickson mette in luce un cambiamento preoccupante nel sentimento degli insegnanti italiani, mostrando come la gestione della disabilità sia diventata sempre più onerosa. Rispetto alle rilevazioni precedenti, aumenta significativamente la quota di chi ritiene che l'inclusione è una fatica insostenibile nella quotidianità scolastica, tanto da ipotizzare il ritorno a contesti separati. Analizzando nel dettaglio i dati statistici, emerge che negli istituti italiani sono presenti ben 325mila alunni con disabilità, una cifra importante che rappresenta attualmente il 4% della popolazione scolastica complessiva. A fronte di questa presenza capillare e in crescita, gli insegnanti di sostegno assunti con un contratto di ruolo coprono solamente il 36% del fabbisogno necessario per garantire una didattica davvero efficace. Un ulteriore elemento critico riguarda le dotazioni strumentali, poiché si limita appena al 41% la percentuale di scuole che possiede ausili tecnologici specifici per garantire la piena partecipazione attiva degli studenti fragili.

Le difficoltà dell'inclusione e il malessere docente

Gli autori della ricerca sottolineano come questo orientamento non debba sorprendere eccessivamente, considerando che già nel 2023 una quota rilevante di docenti esprimeva forti dubbi sulla fattibilità del modello inclusivo attuale. Nonostante una larghissima maggioranza continui ad affermare che l'accoglienza sia un valore irrinunciabile per la crescita di tutti, persiste un 47% del campione convinto che una vera inclusione non sia concretamente realizzabile nella pratica lavorativa di tutti i giorni. Per far funzionare il sistema scolastico attuale, i professori indicano come requisiti essenziali le relazioni positive e collaborazione, fattori che vengono giudicati più rilevanti della competenza tecnica o delle metodologie didattiche specifiche. Manca tuttavia un supporto strutturale adeguato, dato che a differenza di altre professioni di aiuto i docenti non hanno supervisione tecnica per gestire le situazioni più complesse e stressanti che si presentano inevitabilmente in classe.

Formazione e continuità per evitare le classi speciali

Per evitare che l'idea del ritorno a contesti separati prenda ulteriormente piede, risulta fondamentale potenziare gli elementi relazionali che già funzionano e colmare tempestivamente le gravi lacune formative esistenti. È imperativo fornire al corpo docente quegli strumenti e competenze pratiche che spesso sentono di non possedere, oltre a garantire una stabilità contrattuale che oggi manca quasi totalmente nel settore del sostegno. La continuità educativa, elemento imprescindibile per il successo formativo degli alunni con disabilità, si può ottenere soltanto attraverso la stabilizzazione del personale precario e garantendo la continuità didattica nel lungo periodo. Per reperire quel 64% di insegnanti di ruolo mancanti, la strada tracciata prevede di organizzare sul territorio corsi abilitanti rigorosi e programmati in base al fabbisogno reale, istituzionalizzando un rapporto serio e costruttivo con il mondo universitario.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail