Nuovo docente per l’inclusione: si discute in Commissione Cultura la proposta di legge

Avviato l'esame della proposta della Lega per sostituire la figura dell'insegnante di sostegno. Un cambiamento culturale per valorizzare il nuovo docente per l'inclusione.

07 ottobre 2025 16:45
Nuovo docente per l’inclusione: si discute in Commissione Cultura la proposta di legge - Commissione Cultura della Camera dei Deputati
Commissione Cultura della Camera dei Deputati
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La Commissione Cultura della Camera ha iniziato l'analisi della proposta di legge per rinominare il docente di sostegno in docente per l’inclusione. L'iniziativa, promossa dalla Lega, punta a una vera e propria rivoluzione culturale, superando la visione tradizionale del ruolo e promuovendo una didattica realmente inclusiva per tutti gli studenti.

Nuovo docente per l’inclusione: un nuovo ruolo per la scuola inclusiva

La proposta di rinominare l'insegnante di sostegno in docente per l'inclusione è il fulcro di un cambiamento culturale che investe la scuola italiana. Questa modifica non è una semplice formalità, ma un atto che mira a superare una concezione assistenziale, spesso associata al termine "sostegno". L'obiettivo è valorizzare un professionista che non opera in funzione di una singola disabilità, ma agisce come risorsa per l'intero contesto classe. Questo docente diventa un facilitatore di apprendimenti per tutti, promuovendo strategie come il co-teaching e l'Universal Design for Learning (UDL), che rendono la didattica flessibile e accessibile. La proposta di legge vuole quindi riconoscere formalmente il suo ruolo di esperto dei processi inclusivi, a beneficio di ogni alunno e dell'intera comunità scolastica.

L'iter legislativo e i riferimenti normativi

Attualmente, la proposta di legge è al vaglio della Commissione Cultura della Camera, dove è iniziato un importante ciclo di audizioni. In questa fase, vengono ascoltati esperti del settore, associazioni e rappresentanti del mondo della scuola per raccogliere pareri e suggerimenti utili a perfezionare il testo. L'intenzione è quella di costruire un percorso legislativo il più possibile condiviso, che possa trovare un ampio consenso. L'ispirazione normativa di questa iniziativa affonda le radici in documenti fondamentali come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Tale convenzione promuove un sistema educativo pienamente inclusivo. La nuova denominazione si allinea quindi a un quadro internazionale che vede l'inclusione scolastica non come un obiettivo secondario, ma come un diritto umano fondamentale per tutti.

Le modalità di attuazione del cambiamento

L'applicazione pratica della nuova normativa avverrà in modo capillare. Una volta approvata la legge, tutte le occorrenze della dicitura "insegnante di sostegno" verranno sostituite con docente per l'inclusione nell'intero ordinamento giuridico e in ogni documento ufficiale. Per garantire una transizione ordinata e uniforme su tutto il territorio nazionale, il testo prevede l'emanazione di un successivo decreto attuativo da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito. Questo decreto definirà le specifiche modalità operative. Si tratta di un intervento che, pur partendo da un cambiamento culturale e lessicale, avrà un impatto concreto sulla documentazione scolastica, come il Piano Educativo Individualizzato (PEI), e sulla percezione del ruolo di questa figura professionale.

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