Collaboratori del dirigente: ecco qual è il loro orario di servizio

Molti dubbi circondano l’orario dei collaboratori del dirigente tra cattedra e potenziamento. Ecco come funziona il loro servizio a scuola.

22 dicembre 2025 09:00
Collaboratori del dirigente: ecco qual è il loro orario di servizio - Collaboratore del Dirigente
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Chiarire l'orario dei collaboratori del dirigente è essenziale per gestire correttamente l'autonomia. Analizziamo se chi supporta il DS debba svolgere diciotto o trentasei ore, distinguendo tra funzione docente e compiti del personale amministrativo secondo le norme vigenti.

La natura giuridica e il falso mito dell'esonero

Il supporto alla dirigenza non trasforma l'insegnante in un impiegato, poiché la figura professionale rimane quella del docente a tutti gli effetti. Sebbene si parli spesso di esonero, tale istituto è stato ufficialmente abolito dalla Legge 190/2014 per favorire l'introduzione dell'organico dell'autonomia. Le attività organizzative rientrano oggi pienamente nelle ore di potenziamento previste dal contratto collettivo nazionale, il quale permette di destinare l'orario d'obbligo a compiti di supporto gestionale senza mutare lo stato giuridico del lavoratore.

Quante ore prevede l'orario dei collaboratori del dirigente?

Nella scuola secondaria, l'impegno settimanale resta fissato a 18 ore, integrate dalle consuete attività funzionali all'insegnamento come i collegi e i consigli di classe. Non esiste alcuna disposizione normativa che obblighi il collaboratore a prestare 36 ore di servizio, parametro che appartiene esclusivamente al profilo ATA e non alla carriera insegnante. La confusione nasce spesso da interpretazioni errate che tentano di assimilare il supporto organizzativo al lavoro amministrativo, ignorando che la prestazione resta vincolata ai limiti del contratto docente.

  • Inquadramento: il collaboratore è un docente e non un assistente amministrativo.

  • Potenziamento: le ore organizzative sono parte integrante della funzione docente.

  • Flessibilità: l'impegno extra non è un obbligo di 36 ore ma una scelta fiduciaria.

Le eccezioni e il compenso economico

Esistono rari casi, come per i tutor coordinatori universitari o i docenti in distacco, in cui il personale presta effettivamente 36 ore settimanali presso altri enti. In queste specifiche situazioni, l'esonero è reale e formalizzato da leggi speciali che sottraggono il dipendente dall'organico della scuola di servizio. Per i collaboratori del DS, invece, l'eventuale carico di lavoro eccedente l'orario di cattedra viene riconosciuto economicamente attraverso il Fondo per l'istituzione scolastica, mantenendo però intatta la struttura oraria del profilo docente di appartenenza.

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