Comandi per docenti e Dirigenti Scolastici 2025/26: domande di assegnazione entro il 4/06 [NOTA]

Le richieste per i comandi di dirigenti scolastici e docenti per l’anno scolastico 2025/26 devono essere inviate entro il 4 giugno 2025. Ecco tutte le regole.

13 maggio 2025 14:10
Comandi per docenti e Dirigenti Scolastici 2025/26: domande di assegnazione entro il 4/06 [NOTA] - Ministero dell'Istruzione e del Merito
Ministero dell'Istruzione e del Merito
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Il Ministero dell’Istruzione ha diffuso la nota 71700 del 9 maggio 2025, che definisce le modalità per i comandi dei dirigenti scolastici e del personale docente per l’anno scolastico 2025/26. Le domande di assegnazione devono essere presentate entro le ore 23:59 del 4 giugno 2025. La normativa si riferisce all’articolo 26, comma 8 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e all’articolo 1, comma 65 della legge 13 luglio 2015, n. 107, regolando i distacchi per attività educative, formative e di prevenzione.

Limiti numerici e tipologie di enti per i comandi, utili ai fini dell’assegnazione di docenti e Dirigenti Scolastici

Dal 2023/24, le assegnazioni di docenti e dirigenti scolastici sono consentite fino a un massimo di 150 unità di personale. Le destinazioni ammissibili includono:

  • Enti e associazioni che si occupano di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento di tossicodipendenti, come previsto dal DPR 9 ottobre 1990, n. 309. Per accedere, è necessario aver frequentato i percorsi formativi previsti dal medesimo decreto.
  • Associazioni professionali del personale dirigente e docente, ed enti cooperativi da esse promossi, impegnati nella formazione, nella ricerca educativa e nelle attività di sperimentazione didattica.

Queste assegnazioni consentono di valorizzare le competenze dei docenti e dei Dirigenti Scolastici in contesti esterni alla scuola, ma strettamente legati alla missione educativa e sociale del sistema scolastico.

Modalità di domanda e effetti sullo stato giuridico ed economico

Le richieste per le assegnazioni devono essere trasmesse esclusivamente in via telematica entro il 4 giugno 2025. L’assegnazione implica il collocamento fuori ruolo del personale, senza interrompere la validità del servizio ai fini dello stato giuridico ed economico. Il periodo trascorso in tale posizione è riconosciuto come servizio d’istituto, utile per la maturazione di ogni progressione di carriera prevista.

L’esperienza acquisita durante il fuori ruolo rappresenta un’opportunità di crescita professionale, mantenendo il diritto alla considerazione del servizio svolto come continuativo rispetto alla carriera scolastica.

Rientro in sede e perdita della titolarità: le regole dopo il comando

Per i docenti in posizione di comando non superiore a cinque anni, al termine dell’assegnazione è previsto il rientro automatico nella sede di titolarità originaria. Diversamente, se il collocamento fuori ruolo supera i cinque anni, si perde la titolarità sulla sede.

La normativa stabilisce che i periodi di comando si sommano se non interrotti da servizio ordinario, incidendo così sulla permanenza nella sede. In caso di perdita della titolarità, i docenti godranno di una priorità di rientro definita dai contratti collettivi nazionali integrativi sulla mobilità. Per i dirigenti scolastici, si applicano le disposizioni specifiche dell’area della dirigenza scolastica.

Questa regolamentazione garantisce un equilibrio tra la valorizzazione delle esperienze esterne e la tutela dei diritti di rientro nel sistema scolastico, favorendo la continuità e la stabilità delle posizioni lavorative.

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