Concorso Dirigenti Scolastici 2023 da annullare: lo chiede il Movimento Ordinaristisi, ma il MiM va avanti
Il concorso Dirigenti Scolastici 2023 è a rischio annullamento per presunte irregolarità, mentre le assunzioni dei vincitori procedono. I dettagli.


Pesa un'ombra sul Concorso Dirigenti Scolastici 2023. Un dossier di cinquemila pagine, presentato dal Movimento Ordinaristi, denuncia presunte e sistematiche irregolarità durante le prove scritte. Mentre la richiesta di annullamento è stata inoltrata a Valditara e alla Procura, il Ministero dell'Istruzione e del Merito procede con le assunzioni, creando una situazione di forte incertezza per la scuola.
Le accuse di irregolarità sistematiche
Le contestazioni mosse al concorso Dirigenti Scolastici 2023 non si limitano a casi isolati, ma descrivono un quadro di presunte anomalie diffuse a livello nazionale. Il dossier presentato dal Movimento Ordinaristi 2023 elenca episodi specifici. In Lombardia, ad esempio, candidati ammessi con riserva o assenti alle prove scritte sarebbero inspiegabilmente comparsi tra gli ammessi all'orale. In altre regioni, come la Puglia e le Marche, si sollevano dubbi sull'incompatibilità di alcuni commissari, accusati di aver tenuto corsi di formazione per i concorrenti o di aver collaborato editorialmente con essi.
La richiesta di annullamento della procedura
Di fronte a questo scenario, la richiesta del Movimento Ordinaristi, sostenuta anche dal professor Massimo Arcangeli, è netta: l'annullamento totale della procedura. Secondo i ricorrenti, le irregolarità riscontrate minano alla base la trasparenza e l'imparzialità che dovrebbero caratterizzare una selezione pubblica di tale importanza. La denuncia formale alla Procura della Repubblica di Roma mira a fare piena luce sulla vicenda e a verificare la legittimità dell'intera procedura concorsuale, mettendo in discussione la validità delle graduatorie finali.
Assunzioni in corso e il rischio del caos
La richiesta di annullamento del concorso Dirigenti Scolastici 2023 si scontra però con una realtà amministrativa già in stato avanzato. Le assunzioni dei vincitori sono infatti in corso, e in alcune regioni come Campania e Lazio i posti sono già stati assegnati. Questa accelerazione rende un eventuale intervento della giustizia ordinaria estremamente complesso. Se i tribunali dovessero accertare vizi insanabili, l'intero sistema scolastico rischierebbe il caos, con nomine da revocare e graduatorie da riscrivere, creando un pasticcio giuridico e organizzativo di vaste proporzioni.