Concorso Dirigenti Scolastici in Campania: nuove segnalazioni di incompatibilità e ulteriori ricorsi

Nuove accuse di incompatibilità e manomissioni nelle prove scritte scuotono il concorso per dirigenti scolastici in Campania, attualmente sospeso fino al 28/04.

22 aprile 2025 23:02
Concorso Dirigenti Scolastici in Campania: nuove segnalazioni di incompatibilità e ulteriori ricorsi - concorso Pnrr
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Il concorso Dirigenti Scolastici in Campania continua a far discutere. Dopo una prima fase segnata da tensioni e sospensioni, emergono nuove criticità che rischiano di compromettere ulteriormente l'intero iter selettivo. Secondo quanto denunciato dal Comitato dei candidati esclusi dalla prova orale, uno dei partecipanti che ha superato la prova scritta sarebbe titolare di un’attività imprenditoriale, circostanza che, se confermata, costituirebbe una palese violazione delle norme sull’incompatibilità previste per i pubblici dipendenti.

Sospensione della procedura del Concorso Dirigenti Scolastici dopo le dimissioni di un commissario esaminatore

L'intero procedimento è stato sospeso a seguito delle dimissioni di un componente della commissione esaminatrice, un dirigente tecnico, impossibilitato a portare avanti le attività previste. La normativa di riferimento, in particolare il Decreto ministeriale n. 194, prevede in questi casi l’immediata attivazione della procedura per la sostituzione del commissario dimissionario. Tale passaggio ha portato a un blocco momentaneo del concorso, attualmente fermo fino al 28 aprile, in attesa di nuove disposizioni da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Accuse di incompatibilità per uno dei candidati ammessi all’orale

Attraverso una serie di verifiche documentali, il Comitato dei candidati esclusi ha segnalato la presunta incompatibilità di un candidato che risulterebbe imprenditore attivo. Questa condizione, secondo l’articolo 53 del Decreto legislativo 165/2001, renderebbe il soggetto inidoneo alla partecipazione al concorso, dal momento che ai dipendenti pubblici è vietato assumere ruoli in attività commerciali o in società a scopo di lucro. Se le prove raccolte dal Comitato trovassero conferma, il candidato in questione non avrebbe dovuto neppure sostenere la prova scritta, a meno di aver rinunciato formalmente alla propria attività imprenditoriale.

Ricorsi e denunce: il concorso al centro di un’inchiesta

Il concorso campano è oggi coinvolto in due ricorsi amministrativi e in altrettante denunce penali, che segnalano presunte irregolarità nelle correzioni delle prove scritte. Secondo le accuse, ci sarebbero state manomissioni delle griglie di valutazione, con ipotesi di falsità materiale in atti pubblici da parte di pubblici ufficiali. Il Comitato dei ricorrenti ha sottolineato la mancanza di controlli adeguati e chiede trasparenza e verifiche approfondite da parte degli organi competenti, affinché sia garantita la regolarità della selezione e la tutela dei candidati esclusi in maniera illegittima.