Concorso Dirigenti Scolastici in Campania: si dimette un Commissario esaminatore, prove orali sospese
Sospese le prove orali del concorso Dirigenti Scolastici in Campania. Denunce, dimissioni e interrogazioni parlamentari scuotono la selezione.


Sospese le prove orali del concorso Dirigenti Scolastici in Campania. Lo ha comunicato l’USR Campania il 9 aprile 2025, a seguito della dichiarazione di impossibilità sopravvenuta all’espletamento dell’incarico da parte di un Commissario esaminatore, dirigente tecnico.
Concorso Dirigenti Scolastici: occorre la ripianificazione delle prove previste giorno 14 aprile
Le prove, previste per il 14 aprile, verranno ripianificate e i candidati riceveranno comunicazione tramite il sito dell’Usr e il Portale Unico del Reclutamento. La sospensione arriva in un clima di crescente tensione, dopo che numerosi candidati hanno denunciato irregolarità nella gestione del concorso. Diversi ricorsi amministrativi e esposti penali sono già stati depositati alla Procura, sollevando dubbi sulla trasparenza dell’intera procedura selettiva.
Denunce e anomalie al Concorso Dirigenti Scolastici in Campania: i nodi del concorso sotto accusa
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, almeno sedici candidati hanno sporto denuncia per falso in atto pubblico contro la commissione esaminatrice. A far esplodere il caso sarebbe stata la presenza, tra gli ammessi alla prova orale, di una docente con incarico di dirigente tecnico che ha svolto per anni attività di formazione per neo dirigenti scolastici presso l’Usr Campania. Al contempo, una delle commissarie esaminatrici è risultata essere coordinatrice dei dirigenti tecnici campani, nonché collega diretta della candidata.
Le possibili conflittualità d’interesse sono al centro delle denunce: in un altro caso, la stessa candidata avrebbe valutato in passato un membro della commissione attuale, in un contesto di valutazione esterna scolastica risalente al 2017. Elementi che, se confermati, metterebbero in discussione la legittimità della composizione della commissione e la neutralità del processo di valutazione.
Interrogazioni parlamentari e dubbi sulle tracce delle prove scritte
La vicenda ha attirato l’attenzione anche a livello politico. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione Valditara, richiedendo chiarimenti su quanto accaduto. Nel testo, si evidenziano i frequenti problemi nei bandi di concorso per la dirigenza scolastica, definiti “lesivi della credibilità dell’intero sistema”. A destare particolare allarme è l’indiscrezione secondo cui le tracce della prova scritta sarebbero state trasmesse dal Cineca agli uffici regionali 48 ore prima della prova, un'azione che, se verificata, comprometterebbe la correttezza della selezione pubblica.
Nel mirino anche la figura della candidata al centro delle denunce: oltre ad avere ruoli attivi in Campania, risulterebbe essere formatrice dei neoassunti anche in Sicilia, Puglia, Sardegna e Marche. Una rete di incarichi che, secondo i ricorrenti, merita accertamenti urgenti da parte degli organi competenti.
Caso di discriminazione e coinvolgimento del Garante per la disabilità
Tra i motivi della sospensione, anche una segnalazione formale del Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania. Oggetto della nota, un presunto caso di discriminazione durante la prova scritta. Secondo quanto riferito da una candidata presente in aula, una docente con diritto alla Legge 104 avrebbe subito un guasto tecnico al computer. Nonostante le norme prevedano la possibilità di una prova suppletiva, la commissione avrebbe obbligato la candidata a proseguire la prova immediatamente, con altri 15 candidati bloccati in aula fino al termine. Il clima sarebbe diventato pesante, con episodi di mormorii e frasi offensive verso la candidata.
Anche questo caso è stato portato all’attenzione della deputazione campana del Movimento Cinque Stelle, che ha preannunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare nelle prossime ore.