Concorso Dirigenti Scolastici in Sicilia: il Tar Lazio rinvia la decisione sui 50 ricorsi e valuta nuovi approfondimenti
Il Tar Lazio rinvia la decisione sul Concorso Dirigenti Scolastici in Sicilia: richiesti approfondimenti su irregolarità e incompatibilità nella commissione.


Il Tar del Lazio ha rinviato la decisione sul ricorso presentato da cinquanta docenti siciliani esclusi dalla prova scritta del concorso Dirigenti Scolastici. Nella seconda udienza, tenutasi il 17 aprile, il tribunale ha confermato la propria competenza territoriale e ha deciso di approfondire la questione, accogliendo l'istanza di esame nel merito delle criticità sollevate.
Aggiunti nuovi motivi di ricorso: numero insufficiente di tracce e nuova presunta incompatibilità
Durante l’udienza, i ricorrenti hanno presentato motivi aggiuntivi a sostegno del ricorso. Tra questi, spicca la contestazione sul numero di tracce d’esame, ritenuto non conforme al bando. Secondo il regolamento, le tracce avrebbero dovuto essere almeno tre volte il numero dei candidati, ovvero circa 6.600 tracce per garantire l’anonimato e la casualità nella selezione. Tuttavia, i partecipanti riferiscono che ne sarebbero state proposte solo 400, sollevando dubbi sulla regolarità della prova. Inoltre, è emersa una nuova ipotesi di incompatibilità: un membro della commissione avrebbe valutato un ex collega con cui ha condiviso oltre dieci anni di attività didattica. Questo elemento si aggiunge alla già nota contestazione sull’incompatibilità del presidente di commissione Gioacchino Lavanco, al centro di altre azioni legali.
Il Tar Sicilia aveva già respinto un ricorso simile pochi giorni prima
Un precedente ricorso, presentato da cinque docenti esclusi, è stato recentemente respinto dal Tar Sicilia. Con una sentenza breve datata 11 aprile, il tribunale ha ritenuto infondata l’ipotesi di incompatibilità del presidente Lavanco, sottolineando che la sua precedente attività come formatore in corsi privati non precludeva la partecipazione a una commissione pubblica. La decisione, però, non ha fermato l’azione legale dei docenti che continuano a ritenere compromesso il principio di imparzialità.
Concorso Dirigenti Scolastici in Sicilia: ipotesi di esposto in Procura e impugnazione della graduatoria
Gli insegnanti esclusi, seguendo l’esempio dei colleghi della regione Campania, stanno preparando un esposto in Procura per accertare eventuali irregolarità nel concorso. L’attenzione resta alta anche sulla figura di Lavanco, già direttore di un corso intensivo riservato ai vincitori di un precedente ricorso relativo al concorso del 2017. Alcuni di questi partecipanti, oggi dirigenti scolastici, avrebbero preso parte anche alla procedura selettiva del 2023 in Sicilia, sollevando ulteriori dubbi tra gli esclusi. In attesa del giudizio definitivo da parte del Tar del Lazio, i docenti ricorrenti annunciano che impugneranno la graduatoria finale del concorso, chiedendo trasparenza e il rispetto delle normative previste.