Concorso DS 2023: le irregolarità denunciate dal Movimento Ordinaristi
Contestato il Concorso DS 2023. Il movimento Ordinaristi denuncia gravi irregolarità procedurali nella selezione e chiede l'intervento tempestivo del Ministero.


Il concorso DS 2023 è al centro di una controversia. Il Movimento Ordinaristi, composto da candidati non ammessi all'orale, ha denunciato gravi presunte irregolarità che minano la trasparenza della procedura. Le contestazioni sollevate riguardano diverse fasi della selezione, mettendo in discussione l'equità e la legalità del processo di valutazione.
Estrazione delle tracce e dubbi sulla procedura
Una delle principali criticità sollevate riguarda l’estrazione delle tracce delle prove scritte, avvenuta 48 ore prima dello svolgimento. Il Ministero dell'Istruzione ha confermato la tempistica, ma il Movimento Ordinaristi contesta la scelta, evidenziando come un'estrazione così anticipata esponga al rischio di fughe di notizie. Secondo i denuncianti, i verbali non attesterebbero inoltre la presenza di candidati testimoni durante questa fase cruciale, un elemento che alimenta i dubbi sulla trasparenza dell'operazione e sulla garanzia di imparzialità per tutti i partecipanti.
Violazioni normative e criticità operative
Un’altra presunta violazione procedurale riguarda la predisposizione di un numero di tracce inferiore al triplo dei candidati, in contrasto con le norme vigenti. Questa anomalia, secondo i ricorrenti, avrebbe compromesso la casualità del sorteggio, minando la parità di trattamento. A ciò si aggiungerebbero lo scioglimento dell'anonimato in assenza di testimoni e una verbalizzazione ritenuta inadeguata. Le polemiche si estendono anche alla composizione delle commissioni esaminatrici, con presunti conflitti di interesse che sono già stati oggetto di interrogazioni parlamentari, sollevando ulteriori interrogativi sulla correttezza del concorso pubblico.
Concorso DS 2023: azioni legali e richiesta di intervento
Di fronte a questo quadro, il Movimento ha intrapreso diverse iniziative. Sono state avviate azioni giudiziali, sia in sede amministrativa che penale, per accertare le responsabilità e chiedere la verifica della legittimità degli atti. Parallelamente, è stata richiesta un'indagine interna al Ministero dell'Istruzione per fare luce sulle fasi contestate. L'appello è rivolto anche al Ministro Valditara e alla politica, affinché si intervenga per garantire la correttezza di una selezione strategica per il futuro della scuola e la fiducia nel merito. Il comitato esprime piena fiducia nell’operato della magistratura.