Concorso magistratura per 450 posti: requisiti, prove e graduatorie [Bando]
Il Ministero della Giustizia cerca 450 magistrati. Ecco i dettagli sul bando del concorso magistratura, dalla domanda alle prove d'esame.
Pubblicato il bando di concorso per magistrato ordinario. Il Ministero della Giustizia ha indetto la selezione per 450 posti. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata al 24 novembre 2025. Questo articolo illustra i requisiti necessari per partecipare, le modalità di iscrizione online e le difficili prove d'esame previste dal concorso magistratura.
Requisiti di accesso e modalità di iscrizione
Per accedere alla selezione, i candidati devono soddisfare requisiti specifici e inderogabili. È indispensabile possedere la laurea in Giurisprudenza (vecchio ordinamento o specialistica/magistrale). Inoltre, occorre rientrare in una delle categorie previste, come l'abilitazione all'esercizio della professione forense, anche senza iscrizione all'albo. Possono partecipare anche i magistrati onorari con almeno sei anni di servizio meritevole e senza sanzioni. Fondamentale è la condotta incensurabile e l'idoneità fisica all'impiego. È escluso chi sia stato dichiarato non idoneo per quattro volte in concorsi precedenti. La domanda di partecipazione deve essere inviata esclusivamente online tramite il portale del Ministero della Giustizia, autenticandosi con SPID, CIE o CNS, entro le ore 12:00 del 24 novembre 2025.
Il concorso magistratura: la prova scritta
La prima fase selettiva è la prova scritta, un ostacolo notevole nel concorso magistratura. Questa si terrà nelle date dal 22 al 26 giugno 2026. I candidati affronteranno tre elaborati teorici distinti, vertenti su materie fondamentali: diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. Per lo svolgimento di ciascuna prova, è concesso un tempo massimo di otto ore dalla dettatura della traccia. Una specifica cruciale riguarda i testi consultabili: saranno ammessi unicamente codici e testi normativi privi di commenti o annotazioni giurisprudenziali. Le modalità esatte saranno definite in un apposito decreto ministeriale. Dettagli logistici e operativi saranno resi noti sulla Gazzetta Ufficiale – Serie speciale concorsi ed esami – del 10 marzo 2026.
La prova orale e la formazione della graduatoria
Superano lo scritto solo i candidati che ottengono un punteggio di almeno 12/20 in ciascuno dei tre elaborati. Questi accederanno alla prova orale, un colloquio interdisciplinare estremamente vasto e complesso. L'orale copre un ampio spettro di materie, dal diritto civile e romano alla procedura penale, dal diritto costituzionale e tributario fino al diritto dell'Unione Europea, diritto internazionale e all'informatica giuridica, includendo anche l'ordinamento giudiziario.
Ecco le principali discipline:
diritto civile e diritto romano;
procedura civile;
diritto penale e procedura penale;
diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
diritto commerciale e fallimentare;
diritto del lavoro e previdenza sociale;
diritto dell’Unione europea;
diritto internazionale pubblico e privato;
informatica giuridica e ordinamento giudiziario;
colloquio in lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, spagnolo, tedesco).
È previsto inoltre un colloquio in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo o tedesco). Per l'idoneità finale, è necessario ottenere almeno 6/10 in ogni materia orale e un punteggio complessivo (scritto più orale) non inferiore a 108 punti. La Commissione stila quindi la graduatoria, trasmessa al CSM per l'approvazione.