Concorso ordinario Dirigenti Scolastici Calabria: l'ennesima denuncia pubblica
I ricorrenti denunciano gravi irregolarità al Concorso Dirigenti Scolastici in Calabria e chiedono risposte a Occhiuto e Valditara.
L'attesa per il nuovo direttore USR riaccende i riflettori sul Concorso Dirigenti Scolastici in Calabria. Tra dubbi su nomine e valutazioni sospette, i ricorrenti chiedono trasparenza alle istituzioni per garantire il merito e il diritto allo studio in una regione difficile.
Concorso ordinario Dirigenti Scolastici Calabria: ennesima denuncia pubblica
Sono ancora giorni di trepidante attesa, per la Calabria, dopo l’elezione del nuovo Consiglio regionale e la conferma di Roberto Occhiuto alla presidenza della regione. Questa volta, a farsi attendere, è il nome del nuovo direttore generale che guiderà l’Ufficio scolastico regionale per il prossimo triennio. Un incarico prestigioso ed autorevole, ma anche di grande responsabilità in un contesto in cui i dati INVALSI pongono gli alunni e gli studenti delle scuole ai livelli più bassi delle classifiche nazionali e in cui le piaghe dolorose della povertà educativa e della dispersione scolastica sanguinano di sangue amaro.
Tante e tutte ugualmente importanti le sfide che attendono sotto l’albero il nuovo direttore generale, ma tanti anche gli interrogativi a cui deve dare risposte che non sono ancora pervenute a chi ha interesse a conoscere le dinamiche che si dipanano nelle stanze dei bottoni quando si tratta di coprire posti verticistici di dirigenza pubblica.
La domanda sorge spontanea: “Chi ha interesse a conoscere le suddette dinamiche?” La risposta è semplice e lapalissiana: “Tutti! Nessuno escluso!” E ancora…perché siamo costretti a parlare di dinamiche che si dipanano nelle stanze dei bottoni? Perché non possiamo semplicemente parlare di pubblici concorsi per titoli ed esami, riferendoci al dettato costituzionale della nostra Carta fondamentale? Perché, evidentemente, così non è stato nel caso dell’ultimo concorso ordinario per dirigenti scolastici.
Noi ricorrenti di Calabria abbiamo portato le nostre battaglie nelle sedi opportune, ossia amministrative e penali, ormai da tempo, ma riteniamo che sia dovere imprescindibile di ogni cittadino, onesto e leale, denunciare anche pubblicamente, ciò che è stato e che non avrebbe dovuto e potuto essere, se solo anche in Calabria, in questa regione bellissima ma martoriata dalla malavita, fosse realmente vigente un sistema di norme, nazionali e internazionali, imperative, insuperabili, che garantiscono a tutti, nessuno escluso, che viviamo ancora in uno stato di diritto e non in un sistema feudale in cui i pubblici concorsi per titoli ed esami servono a camuffare nomine politiche, per favorire i parenti degli amici e gli amici dei parenti.
Riportiamo il breve elaborato di una dirigente scolastica di nuova nomina in provincia di Cosenza. Non è necessario procedere con allegati perché la candidata, a ben vedere, ha scritto esattamente quattro righe.
Una congerie di inesattezze, scritte in tema di “permessi brevi”, che riguardano tutt’altre argomentazioni e, rispetto alle quali, la commissione ha inteso assegnare ben otto punti! Perché? Perché l’elaborato in questione non è stato ritenuto nullo, per come avrebbe dovuto essere e, invece, ha dato ben otto punti alla candidata in questione, per consentirle di risultare vincitrice del concorso?
La domanda è stata posta, pubblicamente, dai ricorrenti di Calabria:
al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: le nomine politiche dei vertici di uffici di rilevante importanza quale è quello dell’Ufficio scolastico regionale vengono fatte perché si possa avere fiducia nelle scelte operate anche in merito alle nomine dei componenti di commissioni di pubblici concorsi? O è vero il contrario, per cui in Calabria le commissioni vengono nominate per produrre i disastri che stiamo denunciando?
al Ministro Giuseppe Valditara: a fronte dell’inaudita gravità delle azioni perpetrate dalla commissione giudicatrice nominata dall’USR per la Calabria, in occasione del concorso ordinario per dirigenti scolastici, egli ha inteso procedere con ispezione per fare luce sulla verità?
al procuratore della Repubblica Nicola Gratteri: a seguito delle ormai insistenti sollecitazioni, egli ha inteso interrogare pubblicamente il fratello Santo, presidente della incriminata commissione, per dare alla collettività le risposte che la stessa merita?
Noi ricorrenti di Calabria vogliamo concludere la nostra denuncia pubblica con il pensiero di Sant’Agostino, il quale menzionava i due bellissimi figli della speranza: lo sdegno ed il coraggio; lo sdegno per prendere atto della realtà delle cose, ed il coraggio per cambiarle!
I Calabresi hanno diritto di avere figure dirigenziali che siano realmente vincitori di pubblico concorso.
Ricorrenti di Calabria