Concorso scuola PNRR3: bando in arrivo in autunno, le novità
Il bando del concorso scuola PNRR3 è atteso in autunno. Procedure accelerate con prove a inizio 2026 per le assunzioni a settembre dello stesso anno.
È atteso in autunno il bando per il concorso scuola PNRR3, il terzo capitolo del piano di assunzioni previsto dagli accordi con l'Unione Europea. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha già mosso i primi passi ufficiali, affidando la preparazione dei quesiti all'Università Roma Tre, segnale di un'accelerazione delle procedure per garantire le immissioni in ruolo a settembre 2026.
Concorso scuola PNRR3: tempistiche e preparazione dei quesiti
Per rispettare la tabella di marcia del Pnrr, il Ministero punta a pubblicare il bando del concorso docenti nel corso dell'autunno. La stesura dei quesiti per le prove scritte è già stata commissionata, un passaggio fondamentale che anticipa i tempi rispetto ai precedenti concorsi. Questa accelerazione dovrebbe consentire di calendarizzare le prove scritte nei primi mesi del 2026, seguendo uno schema ormai consolidato per le procedure concorsuali legate al Pnrr. Le successive assunzioni dei vincitori sono previste per l'inizio dell'anno scolastico 2026/2027, completando così la "trilogia" dei concorsi Pnrr e avviando una fase di reclutamento più regolare, con l'obiettivo di bandire un concorso all'anno.
Le nuove strategie di reclutamento
Il prossimo concorso scuola si inserisce in un quadro di rinnovamento delle strategie di assunzione. I concorsi rimarranno la via maestra per l'immissione in ruolo, affiancati dalle Graduatorie ad Esaurimento (Gae), che mantengono una quota del 50% dei posti. Tuttavia, recenti normative hanno introdotto novità significative per gestire il precariato e rispondere alle richieste europee. Tra queste, lo scorrimento delle graduatorie di merito per includere gli idonei fino a una quota del 30% dei posti banditi, una misura volta a valorizzare tutti i candidati che superano le prove.
Il futuro delle assunzioni a scuola
Dal 2026, è prevista l'istituzione di elenchi regionali per gli idonei, senza limiti di tempo, per favorire la copertura delle cattedre vacanti e contrastare l'abuso dei contratti a termine. Resta aperto il dibattito sul doppio canale di reclutamento, una proposta che potrebbe affiancare ai concorsi le assunzioni dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (Gps), sia per i posti comuni che per il sostegno. Questa misura, se approvata, potrebbe modificare ulteriormente il sistema di reclutamento, in linea con il principio costituzionale che privilegia l'accesso al pubblico impiego tramite concorso, pur cercando soluzioni efficaci per la stabilizzazione dei docenti.