Corsi sostegno Indire, Ianes: servono tirocini e nuovi modelli
Ianes critica i corsi sostegno INDIRE: “Senza tirocinio e con riconoscimenti automatici, la qualità non è garantita. Serve un nuovo modello di inclusione”
Il pedagogista Dario Ianes critica i percorsi INDIRE per la specializzazione sul sostegno, sottolineando la mancanza di tirocinio e la pericolosità di riconoscere automaticamente l’esperienza pregressa. Invita a superare la delega al sostegno e ripensare l’inclusione scolastica con il coinvolgimento di tutti i docenti, specializzati e curricolari
Critiche ai corsi online riferendosi a INDIRE
Dario Ianes, professore emerito di Pedagogia e Didattica speciale all’Università di Bolzano, esprime forti perplessità sui nuovi percorsi di specializzazione sul sostegno. La sua principale critica riguarda la differenza tra i TFA universitari e i corsi online, dove non è previsto alcun tirocinio supervisionato. Per Ianes, questa mancanza compromette la qualità della formazione. Inoltre, contesta il riconoscimento automatico dei tre anni di servizio su sostegno, affermando che “potrebbero essere tre anni di lavoro pessimo dentro le aule”, senza alcuna garanzia sulla reale competenza acquisita.
Un nuovo modello di inclusione scolastica
Secondo Ianes, non servono scorciatoie per formare docenti specializzati, ma un cambiamento strutturale dell’intero sistema. Propone un modello in cui l’inclusione non sia più delegata esclusivamente ai docenti di sostegno, ma diventi parte integrante della formazione di tutti gli insegnanti. L’obiettivo è coinvolgere anche i docenti curricolari – di Lettere, Matematica, ecc. – nella gestione degli alunni con disabilità, con il supporto di figure specializzate che assumano un ruolo di supervisione.
Le caratteristiche dei percorsi attivati da INDIRE
I nuovi percorsi, istituiti dal MIM per rispondere alla carenza di docenti di sostegno, consentono l’iscrizione fino al 31 dicembre 2025 presso INDIRE o Università. Possono accedervi i docenti con titolo idoneo e almeno tre anni di servizio su sostegno negli ultimi cinque, anche non continuativi. Sono disponibili oltre 52.000 posti complessivi, di cui circa 19.000 assegnati a INDIRE e il resto alle Università, con ripartizione tra i vari gradi scolastici. I percorsi prevedono 40 CFU da completare in almeno quattro mesi, con attività prevalentemente online in modalità sincrona e laboratori in presenza.
Graduatorie, costi e titolo finale
Le iscrizioni vengono selezionate attraverso graduatorie basate sull’esperienza con precedenza ai candidati più anziani. I corsi saranno attivati con 50-150 iscritti per ogni grado, e in caso di esuberi si prevedono ulteriori edizioni da concludere entro il 2025. Gli esami si svolgono in presenza, con valutazione in trentesimi e discussione su un caso didattico. Il titolo ottenuto è universitario se rilasciato da un ateneo, oppure non universitario se da INDIRE, ma in entrambi i casi è valido nel sistema nazionale. La frequenza comporta un costo massimo di 1.300 euro, mentre le Università devono manifestare interesse entro il 3 giugno 2025.