Crepet: “Deve scoppiare tutto”, contro conformismo e pigrizia sociale
Crepet invita a rompere con il conformismo e critica resilienza, pigrizia intellettuale e mancanza di desiderio nei giovani: “Deve scoppiare tutto”


Lo psichiatra Paolo Crepet lancia un messaggio provocatorio: per cambiare davvero, serve una rottura radicale con l’attuale modello culturale. In un’intervista a Il Cittadino, critica la resilienza, denuncia la pigrizia intellettuale e invita i giovani a riscoprire il desiderio autentico, precisando: “Non sono un influencer”
Contro la resilienza e il conformismo sociale
Paolo Crepet interviene con forza sul clima culturale contemporaneo, affermando che “deve scoppiare tutto”. La sua è una critica al conformismo diffuso, che ostacola ogni forma di cambiamento reale. Secondo Crepet, la tanto osannata resilienza non è una virtù, ma un atteggiamento conservativo, che spinge le persone a resistere senza mai trasformarsi. “La resistenza fa stare fermi”, ha detto, paragonandola alla resistenza elettrica che, oltre una certa soglia, implode. Per uscire dallo stallo sociale, serve quindi un’esplosione che rompa gli equilibri cristallizzati.
Crepet: la società senza fame di sapere
Crepet lega la sua analisi anche alla mancanza di “fame” nella società odierna. La ricerca di soddisfazioni immediate ha rimpiazzato il desiderio di conoscenza, profondità e crescita personale. La società tende a rifugiarsi nella comodità e nella ripetizione, perdendo il contatto con la fatica che ogni forma di pensiero e cambiamento richiede. Questa mancanza di slancio è, per lo psichiatra, una delle principali cause dell’immobilismo culturale. La pigrizia intellettuale è diventata una regola, spesso mascherata da equilibrio o benessere.
Giovani anestetizzati e privi di desiderio
La critica di Crepet si concentra in particolare sui giovani, oggi spesso privi di motivazione e incapaci di guardare con entusiasmo al futuro. “Manca il desiderio”, ripete nei suoi incontri pubblici. La causa? Un eccesso di comfort e tecnologia, che ha eliminato la sfida e la fatica. Ogni difficoltà viene evitata, e anche simboli banali come il trolley diventano emblemi di questa deriva. Il risultato è una generazione che fatica a trovare stimoli autentici, travolta da stimoli superficiali ma priva di veri obiettivi.
Crepet: nessuna lezione, solo uno sguardo critico
Crepet rifiuta di essere definito un “influencer”. Il suo intento non è impartire lezioni, ma offrire uno sguardo critico e spietato sulla realtà. Non fornisce soluzioni facili, né promuove ideologie. Vuole solo stimolare la riflessione su una società che si è abituata a non cambiare, a sopportare tutto in silenzio. In questo contesto, il suo appello a “far scoppiare tutto” non è distruttivo, ma profondamente rigenerativo. Un invito a non temere il caos se può essere preludio alla rinascita del pensiero e del desiderio.