Da ottobre 2025 Windows 10 non sarà più supportato: cosa cambia per molti utenti?

Dal 14 ottobre 2025 Windows 10 non sarà più sicuro. Ecco l'analisi delle soluzioni, dai requisiti di Windows 11 agli aggiornamenti a pagamento ESU.

01 luglio 2025 20:34
Da ottobre 2025 Windows 10 non sarà più supportato: cosa cambia per molti utenti? - Windows 10
Windows 10
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Il 14 ottobre 2025 segna la fine del supporto per Windows 10. I PC non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza, diventando vulnerabili. Per gli utenti è fondamentale valutare le opzioni disponibili, dall'aggiornamento a Windows 11 ai programmi di sicurezza estesa.

Cosa succede dopo la scadenza del 14 ottobre a Windows 10?

A partire dal 14 ottobre 2025, Microsoft cesserà di fornire aggiornamenti di sicurezza e assistenza tecnica per Windows 10. Sebbene il sistema operativo continuerà a funzionare, l'assenza di nuove patch esporrà i dispositivi a crescenti vulnerabilità informatiche. Per continuare a operare in un ambiente protetto, gli utenti dovranno pianificare una strategia, che si tratti di aggiornare il sistema o di aderire a programmi specifici per estendere la sicurezza.

Le opzioni per la sicurezza estesa

Per chi non può o non vuole passare a Windows 11, Microsoft offre il programma ESU (Extended Security Updates). Gli utenti privati potranno ottenere un anno di aggiornamenti extra gratuitamente tramite il backup su account Microsoft o riscattando punti Rewards. In alternativa, il costo è di 30 dollari. Per le aziende, il programma è un abbonamento annuale con costi crescenti, ma con sconti per chi usa soluzioni cloud come Microsoft Intune per la gestione degli update.

I requisiti per passare a Windows 11

L'aggiornamento a Windows 11 non è possibile per tutti i dispositivi a causa di stringenti requisiti hardware. È necessario disporre di un processore recente (Intel dall'ottava generazione, AMD Ryzen 2000 o superiori), almeno 4 GB di RAM, 64 GB di spazio di archiviazione e supporto per UEFI e Secure Boot. L'elemento più discriminante è la necessità di un modulo TPM 2.0, essenziale per le funzioni di sicurezza avanzate del nuovo sistema operativo Windows 11.

L'impatto sul parco macchine in Italia

Le restrizioni hardware avranno un notevole impatto economico e ambientale. In Italia, si stima che tra i 3 e i 6 milioni di PC, circa il 40% dei desktop e il 50% dei laptop, risultino PC incompatibili con Windows 11. Questi dispositivi, pur essendo ancora funzionali, saranno spinti verso una prematura dismissione o dovranno fare affidamento su costosi aggiornamenti di sicurezza a pagamento per non diventare un rischio per i dati degli utenti.

La notizia in sintesi...

Con la scadenza del 14 ottobre 2025 ormai prossima, gli utenti di Windows 10 devono agire. È cruciale verificare la compatibilità del proprio hardware con Windows 11 e decidere se aggiornare il PC, acquistare gli aggiornamenti di sicurezza estesi (ESU) o accettare i rischi.

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