Decreto 71 del 15 maggio: ecco cosa prevede, le novità
Decreto n. 71/2025: stop al numero chiuso per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: dal 2025 accesso libero al primo semestre, selezione solo in base al merito


Il decreto legislativo 71/2025 rivoluziona l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: dal prossimo anno accademico niente test nazionale iniziale, ma un semestre libero e selettivo. Gli studenti saranno ammessi al secondo semestre solo superando tutti gli esami e collocandosi in posizione utile in una graduatoria nazionale di merito.
Il decreto introduce: il semestre filtro, e la fine del test d’ingresso
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 15 maggio 2025, n. 71, viene abolito il tradizionale test nazionale per l’accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (LM-41), Odontoiatria (LM-46) e Medicina Veterinaria (LM-42). Dal 2025/2026 l’accesso al primo semestre sarà libero. Gli studenti frequenteranno un semestre filtro, durante il quale affronteranno insegnamenti comuni nelle aree di scienze biologiche, chimiche, fisiche e biochimiche. Questo semestre ha funzione selettiva: solo chi supererà tutti gli esami e otterrà un punteggio sufficiente nella graduatoria nazionale potrà proseguire nel secondo semestre.
Selezione basata sui CFU e graduatoria nazionale
Durante il semestre filtro, gli studenti dovranno conseguire almeno 18 CFU nelle discipline comuni, che saranno definite da uno specifico decreto ministeriale. Gli esami saranno uniformi a livello nazionale, con criteri standardizzati per garantire pari condizioni di valutazione. Al termine del semestre, il Ministero dell’Università e della Ricerca stilerà una graduatoria nazionale di merito. L’accesso al secondo semestre sarà riservato a chi si posizionerà utilmente e avrà acquisito tutti i crediti richiesti. Ogni studente potrà indicare almeno cinque sedi universitarie in ordine di preferenza all’atto dell’iscrizione. In caso di esclusione, sarà possibile reindirizzarsi verso altri corsi affini, con il riconoscimento dei CFU già maturati.
Massimo tre tentativi e riconoscimento dei crediti
L’iscrizione al semestre filtro potrà essere ripetuta per un massimo di tre volte. Questo limita i tentativi a disposizione per accedere ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Tuttavia, gli studenti che non supereranno la selezione avranno la possibilità di proseguire gli studi in corsi di area biomedica, sanitaria, farmaceutica o veterinaria, grazie a un sistema di riconoscimento automatico dei CFU. Il nuovo impianto è pensato per ridurre le esclusioni totali e favorire la permanenza nell’ambito universitario, anche in percorsi alternativi ma coerenti con la preparazione iniziale.
Decreto prevede: standard formativi nazionali
Il decreto prevede che i programmi del semestre filtro siano armonizzati a livello nazionale, con una progettazione condivisa tra le università. In caso di iscrizioni superiori alla capacità delle strutture, gli atenei dovranno adattare l’erogazione didattica con attività integrative. Il numero di studenti ammessi al secondo semestre influirà sul riparto del Fondo per il finanziamento ordinario delle università. La nuova normativa non si applica, almeno in fase iniziale, alle università non statali legalmente riconosciute né ai corsi in lingua inglese. Il sistema abbandona così il modello del test selettivo d’ingresso, puntando su una selezione fondata sul merito accademico reale maturato dopo l’accesso.