Decreto Economia 2025: tutte le novità su fisco, bonus famiglie, sanità e agevolazioni

Tutte le novità del Decreto Economia 2025: bonus famiglie, flat tax, agevolazioni fiscali, sanità, Terzo Settore e rinvio della sugar tax.

05 agosto 2025 13:19
Decreto Economia 2025: tutte le novità su fisco, bonus famiglie, sanità e agevolazioni - Aula del Senato
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Il Senato ha approvato in via definitiva la conversione in legge del Decreto Economia 2025, noto anche come "Decreto Omnibus". Dopo l'ok della Camera dei Deputati, il provvedimento entra ora ufficialmente in vigore, portando con sé una serie di misure di rilevanza strategica in ambito fiscale, sociale, sanitario e imprenditoriale. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Cosa prevede il Decreto Economia 2025

Il testo finale del Decreto Economia 2025 si compone di 21 articoli che spaziano tra vari ambiti: infrastrutture, enti locali, misure per le imprese e molto altro. In questa analisi ci concentreremo principalmente sulle disposizioni che riguardano fisco, agevolazioni sociali e incentivi economici.

Decreto Economia 2025: novità fiscali e semplificazioni tributarie

Tra gli obiettivi principali del decreto c'è la semplificazione del sistema fiscale italiano. In questo senso, il Governo ha introdotto diverse novità, che vanno a beneficio sia dei contribuenti ordinari sia di coloro con elevata capacità economica. Una delle modifiche più rilevanti riguarda la flat tax per i nuovi residenti, pensata per attirare in Italia persone fisiche con grandi patrimoni. Viene inoltre ampliata la possibilità di rateizzare i pagamenti fiscali e di accedere al ravvedimento operoso entro cinque giorni dalla scadenza standard, riducendo così il rischio di sanzioni pesanti per piccoli ritardi.

Altra novità importante riguarda il concordato preventivo biennale. Il decreto, modificando l’articolo 2-quater comma 8 del DL 113/2024, introduce una tolleranza di cinque giorni nei pagamenti dovuti, sia in un’unica soluzione che in forma rateale. L’intento è quello di incentivare comportamenti fiscali corretti, senza penalizzare in modo eccessivo ritardi minimi.

Sanità: nuove regole sul payback e sostegno alle PMI

Il decreto apporta anche modifiche sostanziali al meccanismo di payback sanitario. Fino al 31 dicembre 2025, viene sospeso il decorso dei termini di prescrizione relativi al recupero degli importi dovuti, così come sono bloccate le azioni esecutive in corso o in fase di avvio.

Per le piccole e medie imprese (PMI) coinvolte nel meccanismo, viene attivato l’accesso a finanziamenti garantiti dal Fondo presso Mediocredito Centrale, previa valutazione del merito creditizio. Inoltre, alle aziende che hanno già versato oltre il 25% dell’importo richiesto sarà riconosciuta una detrazione fiscale pari all’eccedenza rispetto a questa soglia.

Bonus per famiglie: aiuti economici a mamme lavoratrici e genitori

Tra le misure più attese c’è il nuovo Bonus mamme 2025, un contributo economico pensato per le madri lavoratrici, dipendenti o autonome, con almeno due figli. Il bonus ammonta a 40 euro al mese, per un totale annuo di 480 euro, e non è soggetto a imposte o contributi. È destinato esclusivamente a chi ha un reddito annuo inferiore ai 40.000 euro e verrà erogato in un'unica soluzione a dicembre.

Accanto a questo beneficio, viene rafforzato anche il bonus nido, che prevede un rimborso parziale delle rette sostenute per i servizi di prima infanzia, a sostegno delle famiglie con figli piccoli. Non manca poi una proroga del Superbonus 110% per gli interventi di riqualificazione edilizia nelle aree colpite da eventi sismici, consentendo ai cittadini di completare più agevolmente i lavori già avviati.

Decreto Economia 2025: risorse per il terzo settore e rinvio della sugar tax

Il decreto stanzia anche 10 milioni di euro aggiuntivi per finanziare iniziative sociali e comunitarie promosse dal Terzo Settore. Si tratta di una misura importante per sostenere progetti a forte impatto sociale in un momento ancora complesso per molte realtà no-profit. Infine, è ufficiale il rinvio dell’introduzione della sugar tax, la tassa sulle bevande zuccherate, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026. Una scelta che mira a concedere più tempo ad aziende e consumatori per adeguarsi alla nuova imposizione.

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