Il Decreto-legge n. 25 del 14 marzo 2025, noto come Decreto PA, è stato ufficialmente convertito in legge dal Senato senza ulteriori modifiche rispetto al testo approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati. Il provvedimento introduce importanti novità per il personale scolastico, la pubblica amministrazione e altri settori strategici.
Graduatorie scolastiche e trasparenza
Il decreto modifica il dlgs 165/2001 introducendo i commi 5-quater, 5-quinquies e 5-sexies, che puntano a garantire maggiore trasparenza nelle graduatorie del personale scolastico. In un’area riservata ai partecipanti saranno visibili riserve, precedenze e preferenze, minimizzando l’uso dei dati personali. Questa misura è considerata un passo avanti atteso da tempo dai sindacati come la FLC CGIL.
Decreto PA: servizio civile, insegnanti di religione e graduatorie concorsuali
Il decreto estende la riserva del 15% nei concorsi pubblici anche agli ex volontari del Servizio Civile Nazionale, allineandoli ai colleghi del servizio universale. Per gli insegnanti di religione cattolica, le immissioni in ruolo saranno suddivise tra concorsi ordinari (30%) e straordinari (70%), sempre entro i limiti dei posti disponibili. Inoltre, il testo assicura il pieno utilizzo delle graduatorie concorsuali esistenti per tutti i concorsi chiusi nel 2024 e 2025, compresi quelli scolastici.
Edilizia scolastica e gestione del Covid
Per l’edilizia scolastica viene istituito un fondo di 20 milioni di euro destinato agli enti territoriali, anche se sindacati e associazioni lo considerano insufficiente rispetto alle oltre 40.000 scuole italiane. Cambiano anche le regole sulle assenze per malattia da Covid: queste non saranno più equiparate al ricovero ospedaliero e saranno conteggiate nel periodo di comporto, uniformando la gestione delle assenze nelle scuole.
Anticipo pensionistico e assicurazione per le province autonome
Il provvedimento consente alle pubbliche amministrazioni di risolvere anticipatamente, con un preavviso di 6 mesi, il rapporto di lavoro dei dipendenti vicini ai requisiti pensionistici. Questa norma, sebbene motivata, potrebbe penalizzare i lavoratori con ampi margini di discrezionalità. Dal 1° gennaio 2026, l’assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali sarà estesa anche al personale scolastico delle province autonome di Trento e Bolzano.
Riforma del CSPI e assicurazione sanitaria scolastica
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) passa da 36 a 39 membri, includendo tre rappresentanti delle associazioni dei genitori. Tuttavia, questa modifica ha sollevato critiche per il possibile squilibrio tra membri eletti e designati. Sul fronte dell’assicurazione sanitaria integrativa per il personale scolastico, il governo ha stanziato 65 milioni di euro l’anno dal 2026 al 2029, prelevando in gran parte i fondi dal funzionamento delle scuole. Critiche si concentrano sul rischio di impoverire le scuole e aumentare i costi indiretti a carico delle famiglie.
Decreto PA: Personale ATA e Giubileo 2025
Il decreto riconosce come valido, ai fini delle graduatorie provinciali ATA, il servizio prestato dal 16 aprile 2024 fino alla stipula dei contratti. Inoltre, per il Giubileo 2025, gli edifici scolastici nel Lazio potranno essere messi a disposizione della Struttura commissariale, esonerando i dirigenti scolastici da responsabilità per eventuali danni, anche se senza prevedere fondi per eventuali risarcimenti.
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