Dirigenti scolastici: nuovi obiettivi e criticità nel Decreto 616/2025

Il decreto interdipartimentale 616/2025 definisce gli obiettivi per la valutazione dei dirigenti scolastici, suscitando perplessità su indicatori e tempistiche.

12 aprile 2025 12:59
Dirigenti scolastici: nuovi obiettivi e criticità nel Decreto 616/2025 - presentazione Ciad
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Con grande ritardo rispetto ai tempi previsti e a un anno scolastico già avviato, è stato finalmente reso noto il decreto interdipartimentale 616/2025, che definisce gli obiettivi assegnati ai dirigenti scolastici per la valutazione professionale. Sebbene il decreto faccia riferimento alle funzioni proprie del dirigente scolastico, le modalità di applicazione e gli indicatori utilizzati sollevano diverse perplessità, sia per l’impatto che il procedimento di valutazione avrà sulla gestione scolastica sia per l’effettiva significatività degli obiettivi indicati. Questo articolo offre una panoramica del decreto e analizza le implicazioni pratiche e le critiche emerse a seguito della sua pubblicazione.

Gli obiettivi dei dirigenti scolastici per l'anno 2025

Il decreto interdipartimentale 616/2025 stabilisce gli obiettivi che saranno utilizzati per la valutazione dei dirigenti scolastici nell'anno scolastico in corso. In particolare, il decreto si concentra su un insieme ridotto di obiettivi e indicatori, strettamente legati alle funzioni previste dall'articolo 25 del Decreto Legislativo n. 165/2001, e alle responsabilità derivanti da obblighi normativi.

Il set di obiettivi: focus e indicatori

Il decreto stabilisce quattro obiettivi principali per il dirigente scolastico:

  1. Assicurare il funzionamento generale dell’istituzione scolastica
    L’obiettivo principale consiste nell’organizzazione delle attività scolastiche in modo efficiente ed efficace, mirando a garantire un buon andamento dei servizi offerti. Questo implica una gestione ottimale delle risorse e dei processi amministrativi e didattici.
  2. Valorizzare l’impegno e i meriti professionali del personale
    Il dirigente scolastico è chiamato a valorizzare le competenze e il merito del personale scolastico, tanto a livello individuale quanto nei contesti collegiali, incentivando una cultura di riconoscimento e crescita professionale.
  3. Orientare l’azione dirigenziale al miglioramento del servizio scolastico
    Il miglioramento continuo del servizio scolastico è un obiettivo centrale, con particolare attenzione alla qualità dell’autovalutazione e alla redazione del piano di miglioramento, soprattutto in relazione alle aree di gestione e organizzazione che dipendono direttamente dalle azioni del dirigente.
  4. Garantire la direzione unitaria dell’istituzione scolastica
    Infine, il dirigente deve promuovere la collaborazione e la partecipazione tra tutte le componenti della comunità scolastica, con attenzione alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa e alla promozione dell’autonomia didattica e organizzativa, nonché alla sperimentazione e alla ricerca.

Criticità e punti di discussione

Nonostante la coerenza generale con le funzioni del dirigente scolastico, alcuni degli indicatori previsti dal decreto destano preoccupazioni. In particolare, la natura di alcuni indicatori, come quelli legati agli scambi internazionali (ad esempio Erasmus o E-Twinning), appare poco significativa per certi livelli scolastici, dove tale attività potrebbe non essere un elemento centrale per la valutazione del dirigente.

Alcuni indicatori hanno una natura esclusivamente booleana (si/no), rendendo la valutazione meno sfumata e più difficilmente applicabile a contesti educativi diversificati. Inoltre, l’implicazione della segreteria e del DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) nell’attività del dirigente scolastico, pur avendo un impatto notevole sul raggiungimento degli obiettivi, non è adeguatamente considerata, creando un rischio di inadeguata valutazione della performance complessiva della scuola.

La piattaforma di supporto e la tempistica delle rilevazioni

Un altro aspetto che solleva dubbi è la mancanza di una piattaforma di supporto adeguata. A oggi, il ministero non ha ancora reso disponibile tale strumento, che dovrebbe essere illustrato preliminarmente alle organizzazioni sindacali. Inoltre, il decreto non stabilisce una limitazione temporale chiara sull'inizio delle rilevazioni dei dati. La CISL Scuola, per esempio, aveva richiesto che la raccolta dati non riguardasse l'intero anno scolastico ma iniziasse solo con la pubblicazione del decreto.

Dirigenti scolastici: modalità di valutazione e punteggio finale

Il punteggio complessivo per la valutazione del dirigente scolastico è fissato a un massimo di 80 punti, con la possibilità di aggiungere fino a 20 punti in base all’apprezzamento del Direttore dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale), in relazione ai comportamenti professionali del dirigente, come previsto dall’Allegato A2 al decreto n. 47/2025. Questo sistema potrebbe riscontrare difficoltà nell’assicurare una valutazione equa, considerando le variabili di contesto e le risorse disponibili in ciascuna istituzione scolastica.