Diritto allo studio a rischio nelle Marche: comunicato CNDDU

Il Coordinamento Docenti Diritti Umani denuncia i gravi disservizi del trasporto pubblico e lancia una proposta concreta per tutelare gli studenti.

13 ottobre 2025 12:11
Diritto allo studio a rischio nelle Marche: comunicato CNDDU - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
Condividi

Centinaia di studenti della tratta Osimo–Ancona–Loreto sono penalizzati da gravi disservizi che minano il loro diritto allo studio. La situazione, definita inaccettabile dal CNDDU, richiede un intervento urgente per fermare i continui disagi causati da corse soppresse e bus sovraffollati.

Studenti lasciati a terra nelle Marche (Ancona e Loreto): piano innovativo per la tutela del diritto allo studio

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per le notizie, ormai ricorrenti, riguardanti i gravi disservizi del trasporto pubblico locale nella tratta Osimo–Ancona–Loreto, gestita da Conerobus, che stanno penalizzando centinaia di studenti costretti a iniziare la giornata in condizioni di disagio, ritardo e incertezza. Le segnalazioni di ragazzi lasciati a terra, di autobus sovraffollati o soppressi, di coincidenze saltate e di arrivi tardivi a scuola delineano una situazione che mina non solo l’efficienza del servizio, ma soprattutto il diritto allo studio e alla mobilità garantiti dalla Costituzione.

È inaccettabile che in un territorio ad alta densità scolastica e formativa come quello anconetano si possa assistere a un progressivo smantellamento delle corse proprio nelle fasce orarie cruciali per gli studenti. L’istruzione non è un privilegio, ma un diritto universale che richiede infrastrutture adeguate e continuità del servizio pubblico. Ogni ritardo accumulato, ogni corsa soppressa, ogni ragazzo costretto a rimanere alla fermata non rappresenta solo un disagio personale, ma un fallimento collettivo del sistema.

Il CNDDU invita pertanto le istituzioni competenti – Regione Marche, enti locali e direzione Conerobus – a un confronto immediato e concreto, orientato a soluzioni strutturali, non a mere misure tampone. In tal senso, proponiamo l’attivazione di un “Protocollo di Mobilità Scolastica Garantita”, da integrare nella pianificazione regionale dei trasporti. Tale protocollo dovrebbe prevedere: il monitoraggio in tempo reale delle tratte scolastiche mediante sistemi digitali accessibili alle famiglie e alle scuole; la creazione di una piattaforma di segnalazione immediata dei disservizi da parte degli utenti; e la possibilità di attivare corse flessibili, tramite mezzi integrativi o convenzioni con servizi privati, nei casi in cui la domanda superi la disponibilità ordinaria.

Parallelamente, si ritiene indispensabile un audit indipendente sulla gestione delle risorse e sulla razionalizzazione delle linee, con particolare attenzione alla trasparenza dei criteri che hanno portato ai tagli.

Il CNDDU chiede inoltre che gli istituti scolastici coinvolti siano messi in condizione di dialogare direttamente con l’azienda di trasporto, affinché la programmazione degli orari tenga conto delle reali esigenze formative e della puntualità delle lezioni.

La questione non può essere relegata a un mero problema logistico o di bilancio: riguarda la dignità stessa dei nostri studenti, che ogni mattina scelgono di andare a scuola nonostante ostacoli e ritardi. È necessario restituire loro la fiducia in un sistema che li accompagni, non che li lasci indietro. Ù

Il CNDDU si rende disponibile a collaborare con le autorità locali nella definizione tecnica del protocollo proposto, ponendo al centro i principi di accessibilità, equità e continuità del servizio pubblico.

Solo attraverso un approccio condiviso, partecipato e tecnologicamente aggiornato sarà possibile superare l’emergenza e costruire un modello di mobilità scolastica che diventi garanzia di diritto, non occasione di disuguaglianza.

prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail