Diritto allo studio violato a Prato: studente con disabilità escluso dalla scuola per mancanza di trasporti
Il Coordinamento Docenti Diritti Umani denuncia il caso di Prato e chiede un intervento urgente delle istituzioni per garantire l'inclusione.


La vicenda di un quindicenne di Migliana, impossibilitato a frequentare il liceo per assenza di un trasporto dedicato, accende i riflettori su una grave violazione dei diritti. Un caso emblematico che mette in discussione i principi di inclusione e uguaglianza, rivelando una falla inaccettabile nel sistema scolastico.
Diritto allo studio negato: forte preoccupazione per il caso dello studente disabile di Migliana
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani manifesta profonda preoccupazione per la vicenda riportata dalla stampa relativa a un alunno quindicenne residente a Migliana, impossibilitato a frequentare il liceo artistico “Brunelleschi” di Prato a causa della mancata disponibilità di un servizio di trasporto dedicato.
Il caso in questione evidenzia una criticità grave nel sistema di garanzia del diritto allo studio per gli studenti con disabilità, diritto sancito dalla Costituzione Italiana (artt. 3 e 34), dalla Legge 104/1992 e dai principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata con la Legge n. 18 del 2009.
È inaccettabile che la possibilità di accesso all’istruzione venga subordinata alla disponibilità contingente di associazioni o enti del terzo settore. Il trasporto scolastico per studenti con bisogni educativi speciali costituisce un servizio essenziale di inclusione e deve essere garantito in modo stabile, equo e continuativo dalle istituzioni territorialmente competenti.
Il CNDDU invita pertanto la Regione Toscana, la Società della Salute, i Comuni interessati e il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad attivarsi tempestivamente per assicurare una soluzione immediata e duratura che consenta al giovane studente di frequentare regolarmente la scuola, evitando ulteriori interruzioni del percorso educativo.
Ogni giorno di assenza rappresenta non solo un ostacolo formativo, ma una lesione alla dignità e ai diritti della persona. La scuola deve restare il luogo dell’inclusione e dell’uguaglianza, non un privilegio condizionato da vincoli logistici o amministrativi.
Sottolineiamo inoltre la necessità di una mappatura nazionale dei servizi di trasporto scolastico dedicato, affinché non si ripetano casi analoghi e si possa intervenire in modo preventivo attraverso una pianificazione efficace delle risorse.
È indispensabile promuovere una collaborazione strutturata tra enti locali, scuole e organizzazioni del terzo settore, superando la logica emergenziale e garantendo la continuità del servizio anche nei territori periferici.
Il CNDDU ritiene che la tutela dei diritti delle persone con disabilità rappresenti un indicatore della qualità democratica di una società e che la scuola debba essere sempre il primo presidio di equità e giustizia.
Ribadiamo con fermezza che l’inclusione non è un principio astratto, ma un impegno concreto che lo Stato, le istituzioni e la comunità educante sono tenuti a garantire quotidianamente.
prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU