Disturbi del neurosviluppo: l'allarme sull'uso degli schermi
Un nuovo studio evidenzia come oltre la metà dei minori affetti da disturbi del neurosviluppo superi i tempi di esposizione raccomandati.
Una recente ricerca condotta su bambini italiani mette in luce l'uso eccessivo di dispositivi digitali nei soggetti con disturbi del neurosviluppo. Lo studio analizza i rischi legati allo screen time prolungato e alle abitudini digitali familiari, sottolineando il bisogno di nuovi supporti.
Disturbi del neurosviluppo e l'eccesso di schermi
L’analisi dell’IRCCS E. Medea ha coinvolto centinaia di famiglie italiane tra il 2024 e il 2025. I dati confermano che nei soggetti con disturbi del neurosviluppo la visione di video è l'attività dominante. Già nella fascia prescolare, molti piccoli superano l'ora quotidiana suggerita dai pediatri.
La televisione rimane il dispositivo preferito dal 72% del campione.
L'uso degli smartphone riguarda il 53% dei casi analizzati. Queste abitudini segnano un distacco netto dalle raccomandazioni degli esperti sanitari, sollevando preoccupazioni sulla gestione domestica della tecnologia.
Utilizzo dei dispositivi tra svago e riabilitazione
Lo studio rileva che solo una minima parte dei minori utilizza la tecnologia per fini educativi o comunicativi. Prevale invece un utilizzo passivo e ricreativo, spesso impiegato come strumento per calmare i bambini: il cosiddetto pacificatore digitale moderno. Questa tendenza è particolarmente marcata nei casi di autismo o disabilità gravi. Sebbene la co-visione con i genitori sia frequente, troppi bambini accedono ai contenuti in totale autonomia. La tecnologia viene raramente sfruttata per il supporto scolastico, limitando le potenzialità inclusive degli strumenti.
Il ruolo dello stress genitoriale nella gestione digitale
Un fattore determinante emerso dalla ricerca è lo stress genitoriale accumulato, che influenza direttamente le abitudini dei figli. I genitori che hanno difficoltà a limitare il proprio uso dei dispositivi tendono a essere meno rigorosi con i minori. Diventa quindi essenziale promuovere una cittadinanza digitale consapevole attraverso il supporto di clinici specializzati. Creare strategie di gestione personalizzate può aiutare le famiglie a stabilire confini chiari e sani. L'obiettivo è trasformare il tempo digitale in un'opportunità di crescita invece che in un rischio.