Docenti neoimmessi 2025/26: tempistica abilitazione [Chiarimenti]
I chiarimenti e le novità per i docenti neoimmessi 2025/26 e le differenze sui percorsi di abilitazione per la stabilizzazione del ruolo. Tutti i dettagli.
Il Decreto Legge n. 90/2025 introduce novità per l'anno di prova dei docenti neoimmessi 2025/26 assunti dai concorsi PNRR. La normativa distingue chi otterrà l'abilitazione entro il 31 dicembre 2025 e chi dovrà attendere i nuovi percorsi formativi, delineando tempistiche e procedure differenti per la stabilizzazione del contratto e l'avvio del percorso di prova. Vediamo di cosa si tratta.
Abilitazione entro dicembre 2025: i vantaggi per i deocenti neoimmessi in ruolo
Una novità importante tutela i docenti neoimmessi da concorso PNRR. Chi consegue l'abilitazione all'insegnamento entro il 31 dicembre 2025 infatti vedrà il proprio contratto trasformato a tempo indeterminato dalla data stessa del conseguimento del titolo. Questo permetterà di iniziare subito l'anno di prova e formazione nell'anno scolastico 2025/2026. Tale norma risolve le criticità emerse in passato per i docenti vincitori di concorso, garantendo una procedura più fluida.
Percorsi da 30 e 36 CFU per gli altri docenti
I docenti neoimmessi che non sono iscritti ai percorsi abilitanti in corso dovranno attendere. Per loro, saranno attivati corsi specifici da 30 e 36 CFU, la cui conclusione è prevista per l'estate del 2026. La trasformazione del contratto a tempo indeterminato e l'inizio dell'anno di prova slitteranno quindi a settembre 2026. Non si tratta di un obbligo, ma di un'opportunità per chi ha già intrapreso in autonomia un percorso abilitante da 60 o 30 CFU.
Attivazione dei corsi e dubbi dei docenti neoimmessi ITP
L'attivazione dei percorsi da 30 e 36 CFU per i docenti vincitori di concorso avverrà dopo il termine ultimo previsto a dicembre 2025. Bisogna prima definire il numero esatto di partecipanti, escludendo coloro che avranno già ottenuto l'abilitazione autonomamente. Per gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) vincitori, il percorso da seguire sarà quello da 36 CFU. Questa attesa genera dubbi, ma la normativa tutela tutti i docenti neoimmessi, garantendo l'accesso ai percorsi formativi necessari.