Docenti tutor e orientatori: chi sono, che funzioni svolgono e quali sono i loro compensi
Il compenso per docenti tutor per l'orientatamento. Chiarimenti su retribuzione, criteri di ripartizione, ruoli e la distinzione tra paga a funzione e a ore.


Quali sono i compensi del docente tutor e orientatore? La retribuzione è legata alla funzione svolta da queste diverse figure e non al monte ore, con un range economico stabilito dal Ministero e definito in contrattazione d’istituto.
Selezione e compiti del docente tutor per l'orientamento
I docenti tutor per l’orientamento, figure stabili nelle scuole secondarie di secondo grado, vengono nominati annualmente dal Dirigente Scolastico. La selezione avviene sulla base di criteri definiti dal Collegio Docenti, che solitamente privilegiano la continuità dell'incarico, l'esperienza pregressa e la disponibilità per un triennio. Il loro compito principale è supportare gli studenti nella compilazione dell'E-Portfolio personale, con un focus sulla redazione del "capolavoro" annuale, e agire come "consiglieri" per le famiglie e gli alunni nelle scelte formative e professionali, diventando un punto di riferimento cruciale.
La figura del docente orientatore
Accanto al tutor, opera il docente orientatore, una figura strategica con compiti specifici. La sua funzione principale è quella di raccogliere, analizzare e integrare i dati sull'orientamento forniti dal Ministero con le informazioni specifiche del contesto economico-territoriale. Questo patrimonio informativo viene poi messo a disposizione dei docenti tutor, degli studenti e delle famiglie per facilitare la transizione tra il percorso di studi e il mondo del lavoro o la prosecuzione della formazione (come università o ITS Academy), favorendo l'incontro tra domanda e offerta.
Come viene calcolato il loro compenso?
Il compenso per i docenti tutor è stabilito dal Decreto n. 231/2024 e si articola in due parti. La prima, legata alla funzione, varia da un minimo di 1.589,68 euro ad un massimo di 2.725,16 euro (lordo Stato), definita in contrattazione d'istituto sulla base di criteri come il numero di studenti. La seconda parte del compenso è legata a specifici progetti finanziati con fondi POC, che richiedevano un'adesione entro il 6 giugno. Per il docente orientatore, invece, l'emolumento è fisso e ammonta a 1.500 euro lordo Stato, avendo natura accessoria.
Retribuzione per incarico e non a monte ore
Un punto cruciale da chiarire è che la retribuzione dei docenti tutor non è legata ad un monte ore minimo da svolgere. La confusione nasce spesso dalle 30 ore di didattica orientativa, che sono però un'attività curricolare destinata agli studenti. Il compenso del tutor è invece riconosciuto per l'incarico e la funzione complessa che ricopre. Sebbene la scuola possa legittimamente richiedere una rendicontazione del lavoro svolto, come una relazione finale, il pagamento è slegato dal conteggio orario e non rientra nel fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa (MOF).
Il compenso dei docenti tutor per l'orientamento dunque è legato all'incarico e non alle ore, con un importo definito dalla contrattazione d'istituto. È fondamentale distinguere questo ruolo da quello del docente orientatore e comprendere che i fondi dedicati sono specifici e non parte del MOF.