Doppio canale di reclutamento per i docenti di sostegno: la proposta del CDS

Il CDS sostiene il doppio canale per il reclutamento dei docenti di sostegno, chiedendo misure per la stabilizzazione e la continuità didattica.

10 settembre 2025 16:27
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Il Comitato Docenti Sostegno (CDS) appoggia con forza l'iniziativa del Ministero per il doppio canale di reclutamento. Una misura cruciale per la stabilizzazione dei precari, in particolare dei docenti di sostegno, e per garantire una scuola davvero inclusiva e di qualità per tutti. Di seguito il comunicato stampa giunto in redazione.

Il coordinatore nazionale Alessio Golia: “Una scuola più inclusiva e stabile per il futuro”

Roma, 10 settembre 2025 – Il Comitato Docenti Sostegno (CDS) ribadisce con forza il proprio sostegno all’iniziativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito, condotta in collaborazione con l’Unione Europea, volta all’istituzione del doppio canale di reclutamento per i docenti italiani, con un focus particolare sugli insegnanti di sostegno. Una misura che non solo risponde a esigenze interne di stabilizzazione, ma si inserisce in un contesto europeo di adeguamento alle normative comunitarie, dopo la procedura di infrazione avviata da Bruxelles contro l’Italia per l’abuso dei contratti a termine.

In questa direzione si inserisce anche il sostegno del senatore Mario Pittoni, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione della Lega ed ex Presidente della Commissione Cultura del Senato, che ha sempre ribadito il principio guida: “Chi si batte può perdere, chi non si batte ha già perso”.

Un motto che risuona come monito per la categoria e come stimolo per portare avanti con determinazione le istanze del mondo scolastico.

La posizione del CDS: “Continuità didattica e diritti dei docenti

Il CDS sottolinea che il doppio canale deve prevedere da un lato l’assunzione degli idonei dei concorsi, dall’altro l’accesso stabile dei docenti inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).

Questa scelta è cruciale per garantire la continuità educativa, soprattutto nell’ambito del sostegno, dove il rapporto duraturo tra insegnante e studente con disabilità rappresenta un valore imprescindibile.

«Sarebbe altamente auspicabiledichiara Alessio Golia, Coordinatore Nazionale del CDSche il Ministero portasse avanti con determinazione questa iniziativa. Non si tratta solo di ampliare le possibilità di assunzione, ma di garantire una reale stabilità del settore. La continuità didattica non è un dettaglio, bensì un imperativo categorico della nostra missione educativa».

Il CDS chiede un meccanismo a doppio canale strutturale e non limitato ad una cerchia ristretta di docenti.

Il CDS rivolge quindi un appello al Ministero: “Proseguire con decisione su questa strada, per costruire una scuola più equa, inclusiva e di qualità. La stabilità del personale docente, e in particolare di chi opera sul sostegno, non è solo una questione amministrativa, ma un diritto fondamentale degli alunni con disabilità e una condizione essenziale per il loro percorso educativo.”

Il messaggio finale è chiaro: la battaglia per la stabilizzazione non riguarda solo i docenti, ma il futuro stesso della scuola italiana.

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