DSA, Italia divisa: diagnosi ferme al Sud

DSA in Italia, Nord all’8% e Sud al 2,8%. AID denuncia disparità e ritardi nelle diagnosi.

03 ottobre 2025 11:05
DSA, Italia divisa: diagnosi ferme al Sud - Dislessia
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L’Italia dei disturbi specifici dell’apprendimento procede a due velocità. Se al Nord le diagnosi raggiungono l’8%, al Sud restano ferme al 2,8%. Una distanza che, a quindici anni dalla Legge 170/2010, mette a rischio migliaia di studenti in attesa di una presa in carico tempestiva, con conseguenze su apprendimento, benessere e futuro scolastico.

DSA, i numeri che dividono il Paese

I dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito mostrano squilibri territoriali significativi. Nel biennio considerato, le certificazioni al Sud si fermano al 2,8%, meno della metà del 7,9% del Nord-Ovest. Al Centro i dati si attestano al 6,1%, nel Nord-Est al 6,7%. Un divario che fotografa un’Italia frammentata, nonostante i quindici anni trascorsi dalla Legge 170/2010. Le diagnosi risultano inoltre concentrate nelle scuole secondarie: 49.418 nelle primarie, 112.210 nelle secondarie di primo grado e ben 192.941 nelle secondarie di secondo grado, nell’anno scolastico 2022/2023. Una conferma che il ritardo diagnostico resta una criticità strutturale, con studenti che arrivano tardi a ricevere supporto adeguato.

Le criticità segnalate da AID

Secondo l’Associazione Italiana Dislessia (AID), la differenza principale sta nella capacità del Servizio Sanitario Nazionale di offrire servizi omogenei. Nelle regioni in cui sono stati creati screening continui e una rete di servizi pubblici e convenzionati, le diagnosi sono più tempestive. Dove invece mancano strutture, migliaia di studenti restano senza supporto. “Se non facciamo squadra per creare la cultura giusta, non otterremo mai risultati efficaci – sottolinea la presidente AID, Silvia Lanzafame –. Il rischio è lasciare indietro molti bambini che, per anni, vivono la scuola tra frustrazione e senso di inadeguatezza”. Una denuncia che richiama la necessità di rendere realmente esigibili gli strumenti previsti dalla Legge 170, ancora applicata con forti disparità territoriali.

Congresso AID e campagna nazionale

Il tema sarà al centro del XIX Congresso Nazionale AID, in programma il 4 ottobre, con oltre 600 partecipanti tra famiglie, docenti ed esperti. L’iniziativa, patrocinata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, si svolgerà sotto il titolo “Vivere la dislessia, tra opportunità e ostacoli” e vedrà la presenza di tre testimonial d’eccezione: Giampaolo Morelli, Gloria Bellicchi e Anna Allegretti. Durante l’evento sarà lanciata la campagna nazionale Dislessia. Solo un altro modo di vedere il mondo”, che punta a superare pregiudizi e stereotipi. Seguirà la Settimana Nazionale della Dislessia dal 6 al 12 ottobre, con eventi in molte città italiane – da Roma a Lecce, da Genova a Caltanissetta – per riportare al centro il tema delle diagnosi precoci e dell’accesso equo agli strumenti di supporto. Un’occasione per ribadire che la parità di diritti nell’istruzione passa anche da una presa in carico tempestiva ed efficace dei DSA.