DSU precompilata INPS: esclusi titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali
INPS amplia la DSU precompilata: esclusi dal patrimonio mobiliare titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali fino a 50mila euro per nucleo familiare.


L’INPS ha annunciato importanti novità riguardanti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata. A partire da giugno 2025, il sistema include una nuova funzionalità che riduce il patrimonio mobiliare dichiarato, escludendo specifici strumenti finanziari. L’aggiornamento migliora l’accessibilità e l’accuratezza della DSU per milioni di cittadini, con effetti significativi sul calcolo dell’ISEE.
Ampliamento della DSU precompilata: cosa cambia dal 16 giugno 2025
Con il messaggio n. 1895 del 16 giugno 2025, l’INPS ha ufficializzato l’estensione dei dati precompilati per la DSU. Il sistema ora include i valori relativi al patrimonio mobiliare del nucleo familiare, calcolati al netto di alcune tipologie di strumenti finanziari esenti. Questa integrazione automatizzata facilita la compilazione della DSU e riduce la necessità di interventi manuali.
Quali strumenti finanziari non vanno dichiarati
L’esclusione riguarda tre categorie di strumenti finanziari:
- Titoli di Stato (BOT, BTP, CCT, ecc.)
- Buoni fruttiferi postali
- Libretti di risparmio postale
Questi strumenti non vengono conteggiati nel calcolo del patrimonio mobiliare ai fini ISEE, a condizione che il loro valore complessivo non superi i 50.000 euro per nucleo familiare. La soglia si riferisce al patrimonio detenuto al 31 dicembre del secondo anno precedente rispetto alla presentazione della DSU (ad esempio, per una DSU del 2025, si considera il patrimonio al 31 dicembre 2023).
Impatto sulla compilazione autodichiarata
Nel caso in cui il cittadino compili la DSU in modalità autodichiarata, l’INPS ha fornito istruzioni operative precise. I valori dei libretti postali devono essere decurtati manualmente sia dal campo “Saldo al 31 dicembre” sia da quello della “Giacenza media” presenti nel Quadro FC2 della DSU. È fondamentale rispettare queste indicazioni per evitare errori nel calcolo dell’ISEE.
Perché questa novità è rilevante
L’aggiornamento al servizio DSU rappresenta un passo avanti per la semplificazione digitale e la correttezza nella determinazione dell’ISEE. L’esclusione dei titoli sicuri dallo stock patrimoniale consente una rappresentazione più fedele della situazione economica reale delle famiglie, in particolare quelle che investono in strumenti a basso rischio.
Dove e come presentare la DSU precompilata
Per accedere alla DSU precompilata, occorre:
- Accedere al portale INPS con SPID, CIE o CNS;
- Navigare nella sezione “ISEE precompilato”;
- Confermare o modificare i dati già inseriti dal sistema;
- Inviare la DSU online dopo aver effettuato le eventuali correzioni.
In alternativa, è possibile rivolgersi a un CAF o patronato per assistenza nella compilazione.
Le nuove regole INPS su titoli di Stato e strumenti postali rafforzano il principio di equità nella valutazione dell’ISEE. I cittadini hanno l’opportunità di aggiornare la propria DSU con maggiore precisione, beneficiando della riduzione patrimoniale prevista dalla normativa. La scadenza per la presentazione della DSU varia in base alle necessità familiari, ma è consigliabile procedere quanto prima per accedere a bonus e agevolazioni legate all’ISEE aggiornato.