Edilizia scolastica, Cittadinanzattiva: 'In Manovra servono 2mld di euro per l'emergenza sicurezza'

Cittadinanzattiva appoggia la richiesta di fondi per l'edilizia scolastica e la prevenzione dei crolli negli istituti italiani.

18 novembre 2025 13:00
Edilizia scolastica, Cittadinanzattiva: 'In Manovra servono 2mld di euro per l'emergenza sicurezza' - Una classe mentre fa lezione
Una classe mentre fa lezione
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L'emergenza infrastrutturale richiede interventi immediati. Cittadinanzattiva sostiene la richiesta di quasi due miliardi per l'edilizia scolastica italiana. Sono necessari nuovi fondi per le emergenze e per la manutenzione. L'obiettivo è garantire la massima sicurezza a scuola per studenti e personale.

La proposta di nuovi fondi per la scuola

L'organizzazione Cittadinanzattiva ha deciso di sostenere formalmente gli emendamenti presentati al Senato, i quali prevedono uno stanziamento di 645 milioni di euro aggiuntivi per ciascuno degli anni che vanno dal 2026 al 2028 per mettere in sicurezza le strutture. Tali risorse verrebbero ripartite strategicamente, destinando un incremento di 600 milioni annuali al Fondo Unico per l’edilizia scolastica, mentre ulteriori fondi servirebbero per gestire le urgenze indifferibili e migliorare il comfort delle aule frequentate dagli studenti. Nello specifico, la proposta include un Fondo per le emergenze che prevede 5 milioni di euro destinati alle indagini diagnostiche di soffitti e solai, fondamentali per prevenire crolli, e altrettanti per le verifiche di vulnerabilità sismica, come sottolineato dalla responsabile Adriana Bizzarri.

I dati allarmanti su crolli e edilizia scolastica

La necessità di un intervento strutturale immediato è confermata dai numeri preoccupanti raccolti nel recente rapporto civico, che ha registrato ben 71 crolli in un solo anno tra il settembre 2024 e lo stesso mese del 2025, segnando un trend in crescita rispetto al passato. Anche le statistiche ufficiali dell'INAIL dipingono un quadro drammatico, certificando un totale di 78.365 infortuni agli studenti nel corso del 2024, con un netto incremento di oltre settemila casi rispetto alle rilevazioni effettuate durante l'anno precedente. La situazione è aggravata dalla vetustà degli edifici, dato che quasi la metà delle strutture scolastiche è stata edificata prima del 1976, ovvero in un'epoca antecedente all'entrata in vigore della normativa antisismica vigente, esponendo l'utenza a rischi elevati in caso di terremoti. Inoltre, è emerso che il 59% degli edifici non possiede l’agibilità formale e il 58,36% risulta sprovvisto della certificazione di prevenzione incendi obbligatoria, mentre una porzione rilevante del patrimonio scolastico manca addirittura del necessario collaudo statico strutturale.

La richiesta di convocare l'osservatorio nazionale

Di fronte a questa situazione critica, l'associazione ha sollecitato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a convocare con estrema urgenza l'Osservatorio Nazionale per l’Edilizia Scolastica, un organismo consultivo fondamentale che purtroppo risulta inattivo da ormai due anni e mezzo. Questa richiesta assume un significato particolare in vista della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole del 22 novembre, un appuntamento promosso da oltre vent'anni in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. L'obiettivo è riattivare i compiti di indirizzo e programmazione propri dell'organismo, favorendo la diffusione di una capillare cultura della sicurezza che coinvolga attivamente le organizzazioni civiche, le famiglie e tutte le componenti del mondo della scuola italiana. Per supportare concretamente le istituzioni scolastiche del territorio, sono stati messi a disposizione materiali didattici scaricabili che approfondiscono temi cruciali come il rischio sismico e alluvione, affinché gli studenti siano pienamente informati sui corretti protocolli di emergenza.

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