Educazione civica, CNDDU: 'Più docenti A046 contro la devianza'

Il CNDDU chiede la compresenza dei docenti A046 nell'ora di Educazione civica per contrastare l'aumento della violenza giovanile.

A cura di Scuolalink Scuolalink
10 novembre 2025 17:00
Educazione civica, CNDDU: 'Più docenti A046 contro la devianza' - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Di fronte all'aumento di violenza e devianza giovanile, il CNDDU rilancia la proposta di potenziare l'Educazione civica. Si chiede la compresenza curricolare dei docenti di diritto (A046) per rendere l'insegnamento più efficace e fondato su solide basi giuridiche.

Violenza e devianza giovanile in aumento:proposta compresenza e potenziamento dei docenti di diritto ed economia nelle ore di Educazione civica

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ribadisce la necessità di potenziare la classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, prevedendo la compresenza curricolare dei docenti A046 durante le ore di Educazione civica, insieme ai colleghi delle varie discipline. Tale proposta nasce dall’esigenza di rendere l’Educazione civica un percorso realmente interdisciplinare e fondato su basi giuridiche solide, capace di formare cittadini consapevoli, partecipi e responsabili, come previsto dal quadro normativo vigente.

La legge 20 agosto 2019, n. 92, che ha reintrodotto l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica in tutti i gradi scolastici, stabilisce l’obbligo di almeno 33 ore annuali dedicate a questa disciplina, da svilupparsi in modo integrato nei diversi ambiti curricolari. Tuttavia, la normativa non ha ancora previsto una figura docente di riferimento con specifiche competenze giuridiche ed economiche, lasciando spesso l’attuazione dell’insegnamento a una gestione frammentaria e non sempre efficace. È per questo motivo che il CNDDU chiede di riconoscere formalmente la classe A046 come riferimento specialistico per la progettazione e la realizzazione dell’Educazione civica, in collaborazione con i consigli di classe e i docenti coordinatori.

L’urgenza di tale intervento è confermata dai dati più recenti. Nel 2024, secondo il Ministero dell’Interno, i minori segnalati alle forze dell’ordine sono stati 38.247, con un incremento del 16% rispetto al 2023 e del 30% rispetto al periodo pre-pandemico. I minorenni presenti negli Istituti Penali Minorili sono aumentati del 29,9%, mentre gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni hanno gestito oltre 21.000 casi di giovani autori di reato. Contestualmente, gli episodi di bullismo e cyberbullismo registrano un’impennata: oltre il 54% degli studenti tra i 12 e i 18 anni ha subito o assistito a episodi di bullismo, mentre il 42% ha dichiarato di essere stato vittima di violenza online.

A ciò si aggiunge il preoccupante aumento della ludopatia minorile. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa 70.000 adolescenti italiani sono oggi a rischio di dipendenza da gioco d’azzardo, un fenomeno che colpisce in modo particolare le aree più povere del Paese e si lega alla mancanza di strumenti culturali e formativi per comprendere il valore reale del denaro e i meccanismi economici che regolano la società.

In questo contesto, la figura del docente A046 diventa fondamentale. La sua partecipazione alle ore di Educazione civica, in compresenza con gli altri docenti, consentirebbe di affrontare con metodo e rigore temi complessi come la legalità, la giustizia minorile, la responsabilità penale, l’educazione economico-finanziaria, la cittadinanza digitale e la prevenzione delle dipendenze. Ciò è pienamente coerente con quanto previsto anche dalle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica (Decreto Ministeriale 35 del 22 giugno 2020), che richiamano la necessità di integrare competenze giuridiche, economiche e sociali nella formazione civica degli studenti.

Il CNDDU propone pertanto l’istituzione di un organico potenziato di docenti della classe A046, da impiegare in compresenza durante le ore di Educazione civica, al fine di co-progettare moduli interdisciplinari e rafforzare l’efficacia didattica di un insegnamento che deve essere non solo conoscitivo, ma anche esperienziale e orientato al comportamento civico.

Particolare attenzione va riservata alle aree metropolitane e periferiche ad alto rischio di devianza e povertà educativa, come Napoli, Palermo, Roma, Milano, Torino e Firenze, ma anche alle zone più fragili della Calabria e della Sicilia, dove i tassi di criminalità giovanile, dispersione scolastica e disoccupazione minorile rimangono elevati. In questi territori, la scuola deve diventare un presidio di legalità e giustizia sociale, in stretta collaborazione con i tribunali per i minorenni, i servizi sociali, le forze dell’ordine e il terzo settore.

Il Coordinamento invita quindi il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ad avviare una riforma organica dell’Educazione civica, che dia piena attuazione alla legge 92/2019 e alle successive linee guida, riconoscendo la classe A046 come figura professionale indispensabile nella costruzione della cittadinanza democratica.

Investire sulla competenza giuridica ed economica nella scuola significa investire nella tenuta etica e democratica del Paese. Solo un’educazione civica realmente condivisa e interdisciplinare potrà fornire ai giovani gli strumenti per comprendere le regole, rispettarle e trasformarle in pratiche quotidiane di responsabilità, legalità e solidarietà sociale.

prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU

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