HomeLavoroSindacatiElezioni RSU 2025, prime proiezioni: salgono FLC CGIL, ANIEF e UIL

Elezioni RSU 2025, prime proiezioni: salgono FLC CGIL, ANIEF e UIL

Le prime proiezioni delle elezioni RSU 2025 indicano un avanzamento di FLC CGIL, ANIEF e UIL. In calo CISL e SNALS, stabili GILDA e i sindacati di base.

Le prime proiezioni delle elezioni RSU 2025 delineano un quadro in evoluzione, in cui si registra un rafforzamento dei sindacati più attivi nella protesta e una lieve flessione per quelli tradizionalmente maggioritari. Stabili Gilda degli Insegnanti e i sindacati di base.

Elezioni RSU 2025: dati ufficiali ARAN entro il 6 maggio

Sebbene i dati ufficiali dell’ARAN saranno disponibili solo nei prossimi mesi, le prime stime raccolte da fonti sindacali su scuole campione offrono un’interessante fotografia dell’attuale scenario. Le scuole avranno tempo fino al 6 maggio per inviare i verbali elettorali all’ARAN, che elaborerà i dati definitivi utili all’assegnazione dei seggi. Quest’ultima non si basa esclusivamente sul numero di voti ricevuti (che devono comunque superare la soglia del 5% per ottenere rappresentatività), ma anche sulla media delle deleghe sindacali attive.

Avanzano FLC CGIL, ANIEF e UIL: premiata la linea della protesta alle elezioni RSU 2025

Tra i sindacati in crescita spicca la FLC CGIL, che potrebbe registrare un aumento del 3% rispetto al 27,33% del 2022, secondo le proiezioni attuali. Questo risultato premia una linea sindacale incisiva, spesso contraddistinta da azioni di mobilitazione e contrasto alle politiche ministeriali. Particolarmente significativo è anche il risultato dell’ANIEF, sindacato nato negli ultimi anni e ormai consolidato nel panorama della rappresentanza. Le stime lo collocano in una fascia di crescita tra 1,5% e 2%, a fronte del 6% ottenuto nella tornata precedente. Un segnale chiaro di fiducia da parte del personale scolastico verso le sue battaglie per i diritti dei lavoratori del comparto istruzione. In crescita anche la UIL Scuola, che passerebbe dal 17,50% del 2022 a un potenziale +1%, confermando una tendenza positiva e la capacità di consolidare la propria base elettorale.

In calo la CISL e lo SNALS, stabili gli altri sindacati

In calo, invece, la CISL Scuola, che secondo le proiezioni potrebbe perdere tra il 2% e il 3%, rispetto al 24,34% raccolto nel 2022. Una flessione che potrebbe essere legata a una percezione di minore incisività nella recente azione sindacale o a una difficoltà di intercettare il malcontento diffuso nel settore. Lo SNALS farebbe registrare una perdita più contenuta, attorno all’1%, mentre la GILDA degli Insegnanti sembrerebbe mantenere posizioni stabili, con risultati pressoché invariati rispetto alla tornata precedente.

Nessun segnale di crescita per USB, UNICOBAS e COBAS

Restano invece sostanzialmente fermi i sindacati di base, come USB, UNICOBAS e COBAS, che non mostrano segnali di crescita significativa secondo le stime preliminari. Un risultato che evidenzia la difficoltà di ampliare il proprio consenso al di fuori delle aree tradizionalmente più sensibili alle loro istanze.

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