Errori GPS grazie all'algoritmo: MiM condannato a risarcire 16mila euro

Il Tribunale di Latina sanziona il MiM per i malfunzionamenti dell'algoritmo che assegnano le supplenze causando errori GPS e danni ai precari.

03 dicembre 2025 17:00
Errori GPS grazie all'algoritmo: MiM condannato a risarcire 16mila euro - Sentenza del Giudice
Sentenza del Giudice
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La recente pronuncia del Giudice del lavoro di Latina riaccende il dibattito sulle criticità delle procedure informatizzate delle supplenze e sulle fallaci del sistema di reclutamento. Il Ministero dell'Istruzione è stato condannato a versare un risarcimento di 16 mila euro a un insegnante, vittima di un meccanismo tecnico che ha generato evidenti errori GPS portando all'assegnazione scorretta della cattedra.

La sentenza di Latina e il malfunzionamento del sistema

Il caso specifico, definito con la sentenza n. 4086/2025, mette in luce le problematiche legate all'attribuzione degli incarichi a tempo determinato. L'informatizzazione, nata per garantire rapidità, ha mostrato i suoi limiti quando il sistema interpreta in modo errato i dati o applica rigidamente le regole, penalizzando i docenti con punteggio più alto.

La decisione del tribunale laziale sancisce un principio fondamentale: l'automatismo non può prevalere sul diritto al lavoro e sulla meritocrazia. Il docente ricorrente, pur avendo titoli superiori, era rimasto senza incarico mentre colleghi in posizioni inferiori ottenevano la nomina, configurando un evidente danno economico e professionale.

L'algoritmo delle supplenze e i precedenti giudiziari

La pronuncia di Latina non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un filone giurisprudenziale sempre più consolidato che censura gli "scavalcamenti" indebiti. In tutta Italia si assiste a una moltiplicazione di decisioni favorevoli ai precari che contestano l'esclusione ingiustificata dalle graduatorie o l'errata interpretazione delle rinunce.

Ecco una sintesi delle recenti pronunce che hanno visto il Ministero soccombere in giudizio per errori analoghi:

  • Firenze 2025: Il tribunale ha riconosciuto l'illegittimità delle nomine, disponendo un risarcimento di circa 17 mila euro e riaffermando il diritto del docente a essere riconvocato.

  • Milano 2025: I giudici hanno contestato il mancato "ripescaggio" di un insegnante, ritenendo illegittima la sua classificazione come rinunciatario nei bollettini successivi.

  • Ravenna 2025: È stata emessa una sentenza che condanna l'algoritmo per aver permesso lo scavalcamento di candidati meritevoli, riconoscendo un indennizzo alla docente penalizzata.

  • Ivrea 2025: Anche in questo caso il Ministero è stato condannato a risarcire oltre 10 mila euro per un errore direttamente imputabile al sistema gestionale delle nomine.

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