Esami di idoneità: pubblicato il decreto con le nuove regole
Ecco il Decreto con le nuove norme per gli esami di idoneità: limite di due anni alle superiori e presidenti esterni obbligatori dal 2025.
Il Ministero dell’Istruzione ha aggiornato la normativa sugli esami di idoneità. Con il decreto n. 218 arrivano nuove regole operative che limitano il recupero degli anni scolastici e introducono controlli più rigidi. Le misure saranno in vigore dal prossimo anno scolastico.
Novità per gli esami di idoneità alle superiori
Il provvedimento introduce cambiamenti sostanziali per la scuola secondaria di secondo grado, con l'obiettivo di garantire maggiore serietà nel percorso di studi. La principale modifica riguarda il numero di anni recuperabili: lo studente non potrà sostenere esami per più di due anni di corso successivi a quello di ammissione. Ecco i punti chiave della normativa:
è stato fissato il limite di due anni copribili in una sola sessione;
la misura serve a contrastare i "diplomifici" e assicurare una formazione più solida;
la commissione sarà guidata da un presidente esterno se l'esame copre due anni. In questi casi specifici, l’istituto non potrà gestire la procedura internamente: dovrà segnalare la richiesta all’Ufficio Scolastico Regionale, che nominerà un dirigente di un'altra scuola per garantire la massima trasparenza.
Regole confermate per il primo ciclo di istruzione
Per la scuola primaria e media, il decreto mantiene la continuità con il passato, disciplinando soprattutto la posizione di chi non frequenta la scuola tradizionale. Gli alunni in istruzione parentale devono sostenere annualmente l’esame presso una scuola statale o paritaria per certificare l'assolvimento dell’obbligo. La procedura prevede scadenze precise:
la famiglia deve presentare domanda entro il 30 aprile;
alla richiesta va allegato il progetto educativo svolto nell'anno;
l'esame si svolge in un'unica sessione entro il 30 giugno. Per le scuole non statali e non paritarie, l'esame è obbligatorio solo al termine della quinta elementare. La commissione resta composta da docenti interni e presieduta dal dirigente scolastico o da un suo delegato.
Modalità di svolgimento e controlli sui test
Le prove per la scuola secondaria confermano un elevato livello di complessità, dovendo coprire l'intero programma didattico. I candidati sono chiamati a sostenere verifiche su tutte le discipline previste dal piano di studi dell'anno che intendono recuperare. Le tipologie di esame includono:
prove scritte, grafiche e pratiche;
test compositivo-esecutivi per licei musicali;
colloqui orali approfonditi. Per ottenere l'idoneità è indispensabile raggiungere la sufficienza, pari a un punteggio di sei decimi, in ogni materia. Il decreto rafforza infine le misure di vigilanza: i presidenti di commissione sono tenuti a inviare relazioni dettagliate agli Uffici Scolastici Regionali qualora riscontrino irregolarità, assicurando così il pieno rispetto delle norme vigenti.