Esami di idoneità: ecco il parere del CSPI sul nuovo decreto, diverse le criticità

Il CSPI analizza il decreto sugli esami di idoneità. Approvata la vigilanza, ma restano criticità sui preliminari e sui presidenti esterni.

07 novembre 2025 20:00
Esami di idoneità: ecco il parere del CSPI sul nuovo decreto, diverse le criticità - CSPI - Consiglio Superiore Pubblica Istruzione
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Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso il suo parere sul nuovo decreto ministeriale che regola gli esami di idoneità nel sistema scolastico. Il testo definisce nuove misure di vigilanza e le modalità di svolgimento, sostituendo il precedente DM 5/2021. Sebbene il CSPI apprezzi alcuni aspetti, ha sollevato diverse criticità e perplessità su punti specifici.

Il nuovo decreto sugli esami di idoneità

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso il proprio parere unanime, nell'adunanza plenaria del 5 novembre, sullo schema di decreto ministeriale che disciplina gli esami di idoneità nel sistema nazionale di istruzione. Questo nuovo provvedimento, che aggiorna la normativa ai sensi del D.Lgs. 297/1994 (integrato dalla L. 79/2025), è destinato a sostituire il precedente DM 5/2021. Il testo si concentra sulla definizione puntuale delle tempistiche e delle modalità di svolgimento delle prove. Un aspetto centrale è l'introduzione di specifiche misure di vigilanza mirate a garantire il regolare e corretto svolgimento delle procedure d'esame su tutto il territorio nazionale. L'intervento normativo si è reso necessario per uniformare le pratiche e rafforzare la validità dei percorsi.

L'importanza di procedure chiare e standard adeguati

Nel merito del provvedimento, il CSPI ha voluto innanzitutto sottolineare l'importanza fondamentale degli esami di idoneità. Questi esami rappresentano uno strumento essenziale per assicurare la continuità del percorso didattico e per consentire l'assolvimento dell'obbligo d’istruzione anche attraverso percorsi non tradizionali, come l'istruzione parentale o il recupero di anni scolastici. Proprio per questo ruolo delicato, il Consiglio ha ribadito con forza la necessità di definire procedure e adempimenti chiari e univoci. È indispensabile, secondo il parere, che tutti i titoli di studio rilasciati a seguito di questi esami attestino un livello di preparazione che sia conforme e adeguato a quanto previsto dagli ordinamenti vigenti, garantendo così l'equità e il valore legale del titolo.

Le criticità irrisolte: esami preliminari e studenti ad alto potenziale

Il parere del CSPI non manca di evidenziare alcune lacune significative nel testo esaminato. La prima e più importante riguarda gli esami di maturità: lo schema di decreto non affronta le criticità determinate dagli esami preliminari. Questi ultimi sono necessari per accertare la preparazione degli studenti (privatisti o provenienti da percorsi di recupero) sulle materie degli anni per i quali non possiedono la promozione, nonché sull'ultimo anno. Un secondo punto di forte perplessità riguarda i cosiddetti "salti" di classe, disciplinati dall'art. 2, comma 5, e riservati agli alunni ad alto potenziale intellettivo. Il CSPI ha suggerito di chiarire urgentemente cosa si intenda per «opportuna certificazione attestante anche il grado di maturazione affettivo-relazionale» e, soprattutto, quali siano i soggetti abilitati a produrre tale certificazione.

Dubbi organizzativi e l'apprezzamento per la vigilanza

Il CSPI ha espresso dubbi anche su aspetti organizzativi specifici. In particolare, l'art. 5, comma 2, del DM prevede la nomina di un presidente esterno all’istituzione scolastica (individuato tra i dirigenti viciniori) qualora l'esame di idoneità riguardi due anni di corso. Il Consiglio teme che questo processo possa diventare particolarmente farraginoso e gestionalmente complesso, risultando poco sostenibile nel tempo per le segreterie e i dirigenti coinvolti. In conclusione, il parere del CSPI si chiude comunque con una nota di deciso apprezzamento. Viene infatti lodato il rafforzamento delle misure di vigilanza (art. 7, comma 2), considerate adeguate e necessarie per garantire il corretto e trasparente svolgimento degli esami di idoneità, contrastando eventuali abusi e garantendo l'uniformità delle procedure.

Il Parere del CSPI sugli esami di idoneità

CSPI-P-Esami_Idoneit_5nov_25.pdf

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