Esposto del Garante della Privacy: indagini su presunta intrusione in sede

L'Autorità chiede verifiche sui presunti accessi illeciti agli uffici e ai sistemi informatici riportati dalle cronache recenti.

05 dicembre 2025 11:30
Esposto del Garante della Privacy: indagini su presunta intrusione in sede - Garante della Privacy
Garante della Privacy
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L'Autorità per la protezione dei dati personali ha formalmente richiesto l'intervento della magistratura per fare luce su presunti accessi illeciti che sarebbero avvenuti presso i propri uffici il 1° novembre 2025. La decisione nasce dalla necessità di verificare le ricostruzioni di stampa che ipotizzano intrusioni nei sistemi informatici e la presenza di soggetti non autorizzati all'interno della sede del Garante della Privacy.

La denuncia in Procura e il collegamento con Report

L'Autorità ha trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica di Roma sollecitando l'avvio di tutte le indagini necessarie per accertare la veridicità dei fatti riportati dai media. Secondo quanto emerso, persone non ancora identificate avrebbero tentato di accedere o sarebbero entrate senza permesso nei locali dell'Autorità.

La vicenda ha guadagnato attenzione mediatica dopo essere stata trattata nell'ultima puntata della trasmissione televisiva Report, condotta da Sigfrido Ranucci. Stando alle ricostruzioni giornalistiche, l'intrusione notturna durante la festa di Ognissanti avrebbe avuto l'obiettivo di individuare una presunta "talpa" interna in contatto con i giornalisti d'inchiesta.

L'esposto sottolinea la gravità delle ipotesi, che includono tentativi di violazione delle reti digitali con il rischio di sottrazione di dati e documenti riservati. Il Garante attende ora che la magistratura effettui le verifiche del caso per chiarire le dinamiche dell'accaduto.

Le indagini in corso sul Garante della Privacy

Un punto cruciale della ricostruzione televisiva suggerisce che i soggetti esterni potrebbero aver avuto accesso agli uffici con la complicità o l'accompagnamento di componenti dell'Authority. Questa ipotesi aggrava il quadro, spostando l'attenzione sulla sicurezza interna e sulla gestione degli accessi riservati.

La magistratura romana si è già attivata aprendo un fascicolo specifico circa cinque giorni fa, in seguito a una denuncia presentata dalle sigle sindacali. Gli inquirenti hanno provveduto all'acquisizione di documenti e registri di log per tracciare eventuali anomalie digitali o fisiche.

Le ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti si concentrano principalmente sui seguenti aspetti:

  • Accesso abusivo a sistema informatico;

  • Violazione delle misure di sicurezza fisica della sede;

  • Possibile esfiltrazione di informazioni riservate o sensibili.

L'indagine dovrà stabilire se vi siano state effettive compromissioni dell'infrastruttura tecnologica e identificare i responsabili di queste gravi violazioni.

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