Età pensionabile: il governo valuta lo stop all’aumento previsto dal 2027

Il governo valuta il blocco dell'aumento dell’età pensionabile previsto nel 2027 per evitare nuovi esodati. Possibile rinvio tramite Decreto Primo Maggio.

08 aprile 2025 19:31
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Il governo italiano si prepara a congelare temporaneamente l’aumento dell’età pensionabile previsto per il 1° gennaio 2027. Il meccanismo di adeguamento, legato all’incremento della speranza di vita, dovrebbe portare l’uscita per vecchiaia a 67 anni e 3 mesi. Tuttavia, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha annunciato l’intenzione di bloccare lo scatto per un anno, stanziando circa 200 milioni di euro. L’obiettivo consiste nel evitare nuovi casi di esodati, ovvero lavoratori rimasti senza stipendio né pensione per effetto di scivoli aziendali e cambi normativi.

Rischio esodati nel 2027: l’allarme dei sindacati

L’aumento dell’età pensionabile dal 2027 nasce dai nuovi dati ISTAT pubblicati il 31 marzo 2025, che evidenziano un balzo di quasi 5 mesi nella speranza di vita rispetto al 2023. Gli scatti automatici porterebbero l’età per la pensione di vecchiaia a 67 anni e 6 mesi nel 2029 e 67 anni e 9 mesi nel 2031. I sindacati, in particolare la Cgil, denunciano il rischio di oltre 44.000 nuovi esodati nel 2026. Questi lavoratori, coinvolti in accordi di prepensionamento siglati tra il 2020 e il 2024, si troverebbero scoperti per effetto del nuovo requisito.

Ipotesi Decreto Primo Maggio: pensioni e lavoro al centro

L’esecutivo Meloni sta valutando un Decreto Primo Maggio 2025, che includerebbe lo stop temporaneo all’adeguamento dell’età pensionabile e anche misure per il rinnovo dei contratti e il sostegno ai salari. La scelta di rinviare lo scatto di tre mesi solo al 2028, senza bloccarlo definitivamente, rappresenterebbe una soluzione ponte, utile soprattutto in vista delle elezioni politiche del 2027. Il governo punta così a evitare tensioni sociali, replicando le lezioni apprese dal caso Fornero del 2012.

Sostenibilità economica e riforma strutturale

La misura da 200 milioni coprirebbe il congelamento dell’età pensionabile solo per un anno. Tuttavia, un’estensione della sterilizzazione a tutta la platea dei pensionandi — circa 500mila persone tra pensioni di vecchiaia e anticipate — farebbe lievitare il costo oltre un miliardo l’anno. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, spinge per una riforma politica delle pensioni, che superi i continui interventi tampone. Nel frattempo, aziende e lavoratori attendono chiarezza sui requisiti previdenziali futuri, essenziali per pianificare con certezza il proprio futuro.