Fallimento della Legge 92/2019: richiesta urgente di trasformare l'Educazione civica in una disciplina autonoma

Il CNDDU chiede al Ministero la revisione della legge sull'Educazione civica, definita un fallimento, e propongono una disciplina autonoma con ore dedicate.

26 settembre 2025 17:27
Fallimento della Legge 92/2019: richiesta urgente di trasformare l'Educazione civica in una disciplina autonoma - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
Condividi

Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani denuncia il fallimento dell'attuale normativa sull'Educazione civica. La trasversalità ha generato confusione e ridotto la materia a una formalità. Si chiede una riforma urgente per restituire dignità a un insegnamento fondamentale. Di seguito il comunicato integrale.

Fallimento dell’attuale normativa su Educazione civica: richiesta urgente di revisione normativa su Educazione civica e incontro con il Ministero

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene imprescindibile un confronto urgente sull’attuale gestione dell’Educazione civica nella scuola italiana.

Dopo anni dall’introduzione della legge 92/2019, appare evidente il fallimento della normativa vigente: la trasversalità prevista ha generato confusione, disomogeneità e riduzione del percorso a mera formalità burocratica.

L’insegnamento, privo di una guida disciplinare stabile, è risultato frammentato e spesso affidato a figure non adeguatamente formate in ambito giuridico ed economico.

Nella pratica quotidiana, in molte scuole, l’Educazione civica si riduce a un “contenitore” indefinito, inserito forzatamente all’interno di altre discipline, senza una programmazione autonoma né una reale continuità didattica.

La mancanza di coordinamento centrale e di linee operative vincolanti ha prodotto interpretazioni difformi sul territorio nazionale, con scuole che dedicano poche ore, talvolta simboliche, e altre che rinunciano persino a garantire una valutazione organica.

In numerosi casi, le ore di Educazione civica vengono “spalmate” tra diverse materie, generando sovrapposizioni, ridondanze o addirittura omissioni, in netto contrasto con la finalità originaria della legge.

Gli stessi studenti percepiscono la disciplina come un’aggiunta marginale, priva di dignità e di utilità concreta, minando così la credibilità dell’intero percorso educativo.

Continua a leggere…