Farmaci somministrati agli studenti con epilessia: l'appello di Aice
Aice chiede al ministro Valditara una legge sulla somministrazione dei farmaci a scuola, tutelando il diritto alla salute degli studenti con epilessia.


L'Aice lancia un appello al Ministro Valditara per un tavolo normativo che tuteli la somministrazione di farmaci a scuola per gli studenti con epilessia, evidenziando una carenza legislativa che ne limita il diritto allo studio e all'inclusione.
Carenza normativa e tutele per la somministrazione di farmaci agli studenti
L'Associazione Italiana contro l’Epilessia (Aice) ha sollecitato formalmente il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per istituire un tavolo di lavoro mirato. L'obiettivo è colmare un vuoto normativo che riguarda la terapia farmacologica per gli studenti con epilessia durante l'orario scolastico. Secondo l'associazione, la mancanza di regole chiare compromette il pieno diritto allo studio e la sicurezza degli alunni, una criticità che necessita di una risposta istituzionale organizzata e non più rimandabile.
Estensione della richiesta di Aice
La richiesta di Aice non si limita al solo contesto scolastico. L'associazione sottolinea la necessità di estendere le tutele per la somministrazione dei farmaci anche ad altri momenti fondamentali della vita quotidiana degli studenti. Tra questi, vengono menzionati il trasporto scolastico, le attività sportive e le future esperienze lavorative. Questa visione allargata punta a garantire una continuità assistenziale e una piena inclusione sociale per le persone con epilessia, superando gli ostacoli burocratici.
I precedenti normativi
Il presidente di Aice, Giovanni Battista Pesce, ha ricordato le conquiste ottenute già nel 2005. In quell'anno, grazie all'impegno dell'associazione, furono emanate le Raccomandazioni ministeriali che riconoscevano il diritto alla somministrazione di farmaci a scuola da parte di personale non sanitario. Quel documento, firmato dagli allora ministri Moratti e Storace, rappresentò un passo fondamentale. Tuttavia, secondo Aice, oggi è necessario un aggiornamento normativo che tenga conto delle nuove esigenze e consolidi le tutele.
Aggiornare il Piano Educativo
Nella sua comunicazione, l'Aice fa riferimento anche al decreto ministeriale 153/2023. L'associazione chiede che nel Piano Educativo Individuale (PEI) vengano inserite esplicitamente le necessità sanitarie dello studente che richiedono interventi specifici. Questa integrazione, supportata anche dall'orientamento dell'Osservatorio Permanente per l'Inclusione, permetterebbe di formalizzare le procedure e garantire al personale scolastico e alle famiglie un quadro di riferimento chiaro per la gestione della terapia in orario scolastico.