Farmacisti in sciopero: il 6 novembre protestano in 60 mila

Il primo sciopero nazionale dei farmacisti privati per il rinnovo del contratto. Previsti disagi e manifestazioni in tutta Italia.

06 novembre 2025 15:00
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Farmacisti in sciopero
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Sciopero farmacisti il 6 novembre. È la prima mobilitazione nazionale dei 60 mila dipendenti delle farmacie private in Italia. La protesta nasce dalla rottura delle trattative con Federfarma per il rinnovo del contratto collettivo. Si prevedono presidi e manifestazioni in diverse città. Al centro della vertenza ci sono gli aumenti salariali e le tutele per la farmacia dei servizi.

Le ragioni della protesta e la trattativa

La mobilitazione del 6 novembre segna un evento storico, trattandosi del primo sciopero nazionale indetto dai dipendenti delle farmacie private. L'agitazione coinvolge circa 60 mila lavoratori, che incroceranno le braccia per l'intero turno. La rottura delle trattative con Federfarma è al centro della contesa. Il contratto collettivo nazionale è scaduto il 31 agosto scorso e le posizioni rimangono distanti. I sindacati promotori, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, sottolineano il ruolo essenziale dei farmacisti durante l'emergenza sanitaria, chiedendo un riconoscimento adeguato. La vertenza non è solo economica: si chiede di valorizzare le competenze nella farmacia dei servizi.

Le posizioni distanti sul rinnovo

Il divario tra le parti è netto. Federfarma, l'associazione dei titolari, ha proposto un aumento di 180 euro lordi mensili. L'associazione definisce le richieste sindacali "insostenibili", specialmente per le farmacie rurali o di piccole dimensioni. Federfarma sottolinea inoltre di aver offerto benefit aggiuntivi e formazione. D'altro canto, i sindacati giudicano l'offerta insufficiente. La richiesta sul tavolo è di circa 360 euro lordi mensili. I rappresentanti dei lavoratori insistono su proposte sostenibili per migliorare la conciliazione vita-lavoro e valorizzare le nuove competenze richieste ai professionisti del farmaco.

Lo sciopero farmacisti: mappa e impatto

La protesta si articolerà in presidi in tutta Italia. Manifestazioni sono previste a Roma, presso la sede nazionale di Federfarma, e a Milano, davanti a Palazzo Lombardia. Altri presidi si terranno a Torino (Prefettura), Napoli (sede Federfarma locale), Firenze (Regione Toscana) e Palermo (Presidenza Regione Siciliana). Mobilitazioni sono confermate in Abruzzo, Emilia-Romagna, Veneto e Sardegna, coinvolgendo prefetture e sedi regionali. Nonostante l'ampia adesione prevista, i disagi per l'utenza dovrebbero essere limitati. Farmacieunite ha chiarito che le farmacie resteranno aperte. Il servizio sarà garantito dai titolari, che sostituiranno i dipendenti in sciopero.

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