Fondo Italiano per la Scienza: 6 milioni alla Sicilia
I nuovi stanziamenti premiano l'isola con cinque progetti d'eccellenza vincitori del bando nazionale dedicato alla ricerca.
La Sicilia conquista un risultato strategico nella terza edizione del Fondo Italiano per la Scienza aggiudicandosi risorse per oltre sei milioni. Il Ministero dell'Università finanzierà cinque progetti d'eccellenza, confermando l'alta qualità della ricerca isolana.
Risorse per il Fondo Italiano per la Scienza in Sicilia
L'isola ha ottenuto un successo significativo nell'ambito del bando nazionale FIS 3, intercettando fondi per un totale di 6.278.787 euro destinati alla ricerca di base più innovativa. L'assegnazione arriva al termine di una procedura estremamente selettiva che ha visto la valutazione di oltre cinquemila proposte in tutta Italia, di cui solo 326 ammesse al finanziamento complessivo.
La ministra Anna Maria Bernini ha espresso soddisfazione per l'esito del bando, sottolineando come la ricerca rappresenti un motore fondamentale di crescita e sviluppo. Le istituzioni puntano ora a garantire maggiore stabilità al settore attraverso la legge di Bilancio e il nuovo Fondo unico, che promette scadenze certe e procedure trasparenti per i prossimi anni.
La distribuzione dei finanziamenti agli atenei
I progetti vincitori coprono diverse aree del sapere e coinvolgono le principali istituzioni universitarie della regione, premiando sia i ricercatori emergenti (Starting Grant) che quelli in fase intermedia (Consolidator Grant).
Ecco come sono stati ripartiti i fondi tra i diversi macrosettori disciplinari:
Life Sciences: il settore ottiene la quota maggiore con oltre 3,6 milioni di euro destinati alle Università di Messina, Palermo e Catania;
Scienze fisiche e ingegneristiche: all'Università di Palermo vanno circa 1,5 milioni di euro per lo sviluppo di nuovi progetti tecnologici;
Scienze sociali e umanistiche: l'Università di Catania si aggiudica un finanziamento superiore al milione di euro.
Per il prossimo futuro, il Ministero ha confermato una dotazione di 460 milioni per il 2025, affiancata da nuove risorse per i PRIN, con l'obiettivo di rafforzare la competitività internazionale del sistema accademico italiano.