Formazione docenti e progetti PNRR, Gilda: 'Decisione spetta ai Collegi Docenti secondo il CCNL scuola'
La formazione docenti non è automaticamente obbligatoria: il CCNL scuola stabilisce che spetta ai Collegi Docenti decidere. La nota di Gilda degli Insegnanti.


Con l'aumento dei percorsi di formazione per docenti promossi dalle scuole, soprattutto grazie ai finanziamenti del PNRR in attuazione del DM 66/2023, cresce anche il numero di dubbi tra gli insegnanti. Una domanda ricorrente è se tali attività formative, spesso incentrate su didattica digitale e transizione tecnologica, siano obbligatorie oppure facoltative. La risposta arriva dalla Gilda degli Insegnanti, che chiarisce: la partecipazione a questi corsi non è obbligatoria, ma va definita all’interno del Collegio dei Docenti, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) scuola.
Formazione come diritto-dovere, non obbligo automatico
Secondo il CCNL scuola 2019-2021, la formazione dei docenti è un diritto-dovere, da svolgersi al di fuori dell’orario di insegnamento, entro le 80 ore previste per le attività funzionali. Ogni ulteriore impegno formativo deve essere retribuito secondo quanto stabilito dalla contrattazione integrativa d’Istituto. L’articolo 36, comma 7, specifica chiaramente che la formazione non deve sovrapporsi all’orario di insegnamento, mentre le ore extra rispetto a quelle previste dall’articolo 44 devono essere compensate attraverso il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Nonostante la legge 107/2015 parli di “obbligo” formativo, il contratto collettivo evita espressamente questo termine, ribadendo la natura professionale e volontaria della formazione, seppur fortemente raccomandata e integrata nella programmazione annuale del Collegio Docenti.
La posizione della Gilda: rispetto delle regole e ruolo centrale del Collegio
Attraverso una nota ufficiale, la Gilda degli Insegnanti ha invitato le istituzioni scolastiche alla massima attenzione nella gestione delle iniziative formative. In particolare, il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana ha sottolineato come ogni percorso formativo debba rispettare quanto previsto dal CCNL, ponendo al centro delle decisioni il Collegio dei Docenti. Questo organismo ha infatti la responsabilità di valutare, programmare e approvare le attività formative da inserire nel PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa). L’obiettivo dichiarato è quello di garantire una partecipazione consapevole degli insegnanti, promuovendo trasparenza, condivisione e valorizzazione professionale.
Formazione PNRR: partecipazione volontaria e compensi aggiuntivi
Negli ultimi mesi, l’incremento delle proposte formative legate ai progetti PNRR ha generato confusione e, in alcuni casi, forzature nell’imposizione della partecipazione ai corsi. La Gilda ricorda che nessun docente è obbligato a partecipare automaticamente, e che ogni attività aggiuntiva oltre le 80 ore previste deve essere compensata economicamente. La centralità del Collegio Docenti non solo tutela i diritti degli insegnanti, ma garantisce anche che la formazione risponda a reali esigenze didattiche e non diventi solo un adempimento formale. In conclusione, il rispetto delle norme contrattuali rappresenta la base per una formazione efficace, condivisa e realmente utile allo sviluppo della professionalità docente.