Genova, insegnante sciopera insieme ai suoi alunni: le dichiarazioni polemiche di Sasso (Lega)
Il caso della docente ligure accende il dibattito politico: Sasso denuncia l'episodio parlando di grave indottrinamento scolastico.
Una recente manifestazione sindacale svoltasi a Genova ha scatenato un'accesa polemica politica e istituzionale. Al centro della discussione vi è il comportamento di una docente che, durante lo sciopero, avrebbe condotto in piazza alcuni alunni di sette anni. La vicenda è stata duramente criticata dal deputato Rossano Sasso, che ha definito l'accaduto come un indottrinamento inaccettabile.
I dettagli della manifestazione a Genova
Le immagini circolate rapidamente sui social network hanno documentato la presenza dei minori al corteo. I bambini sono stati ritratti con bandiere e kefiah, sfilando a fianco della manifestazione pro-palestinese caratterizzata da slogan specifici sul conflitto in Medio Oriente.
Questa circostanza ha sollevato immediati interrogativi sulla tutela dei minori in contesti politici. La partecipazione attiva degli alunni a un evento così polarizzante ha generato preoccupazione riguardo l'esposizione a simboli ideologici senza un'adeguata consapevolezza.
La denuncia dell'onorevole Sasso
Il capogruppo della Lega in commissione Cultura, Rossano Sasso, ha condannato fermamente l'episodio. Secondo il parlamentare, la docente si sarebbe addirittura vantata dell'iniziativa, presumibilmente svolta senza la presenza o il consenso dei genitori.
Le critiche mosse dall'esponente leghista si concentrano su punti specifici:
La palese violazione della missione educativa scolastica;
L'utilizzo strumentale del ruolo di insegnante per fini politici;
La mancata osservanza dei principi di neutralità richiesti ai docenti.
Sasso ha annunciato l'intenzione di presentare un'interrogazione parlamentare. L'obiettivo è chiarire le dinamiche dell'evento e verificare le responsabilità disciplinari relative a questo presunto uso improprio della funzione docente.
La replica dell'insegnante
Dalle prime informazioni emerse, la maestra coinvolta risulta essere una storica tesserata della CGIL. La donna avrebbe giustificato la sua condotta e la presenza degli scolari come un gesto consapevole di opposizione al governo, rivendicando la natura della protesta.