'Gioco cooperativo' come leva educativa: per un clima di classe inclusivo e sereno

Il gioco cooperativo è uno strumento educativo efficace per favorire inclusione, relazioni positive e un clima sereno nella comunità classe.

10 maggio 2025 07:36
'Gioco cooperativo' come leva educativa: per un clima di classe inclusivo e sereno - Gioco cooperativo
Gioco cooperativo
Condividi

Ogni anno, insegnanti di ogni ordine e grado si trovano ad affrontare una sfida comune: costruire un gruppo classe coeso, collaborativo e sereno attraverso strumenti efficaci come il gioco cooperativo. Le dinamiche relazionali tra gli alunni spesso si rivelano complesse, talvolta conflittuali, rendendo difficile proporre percorsi didattici in un clima disteso. Ma dobbiamo davvero rassegnarci a questa ciclica difficoltà? La risposta educativa si può trovare in uno strumento tanto semplice quanto potente: il gioco, e in particolare il "gioco cooperativo".

Giocare per crescere insieme

Nell’ottica di una pedagogia centrata sulla persona, il gioco non è solo divertimento, ma un'esperienza trasformativa che permette ai bambini di conoscere sé stessi, incontrare l’altro, apprendere valori, gestire le emozioni, sperimentare la collaborazione e costruire il senso di appartenenza. In questo contesto, il gioco cooperativo si presenta come uno strumento privilegiato per promuovere una cultura della pace, dell’ascolto e dell’inclusione. È una pratica educativa concreta che accompagna i docenti nella costruzione di un ambiente scolastico sereno, in cui l'apprendimento avviene nella gioia e nella fiducia reciproca.

Il fondamento pedagogico del gioco cooperativo

Il gioco cooperativo affonda le sue radici nella pedagogia attiva e partecipativa. Autori come Dewey, Freinet, Montessori e più recentemente Celestin Freinet e Paulo Freire hanno evidenziato come l’apprendimento sia più efficace quando nasce dall’esperienza, dal coinvolgimento attivo e dal senso di comunità.

Il gioco, in questa prospettiva, non è un'attività accessoria, ma parte integrante del processo educativo. Attraverso il gioco cooperativo si apprende facendo, relazionandosi, sbagliando insieme e celebrando il successo condiviso. A differenza del gioco competitivo, qui non si gioca l’uno contro l’altro ma l’uno con l’altro, e la vittoria consiste nel raggiungere un obiettivo comune.

Il valore pedagogico del gioco cooperativo sta nella sua capacità di:

  • stimolare le competenze socio-relazionali, come l’empatia, l’ascolto e il rispetto reciproco;
  • promuovere l’inclusione, valorizzando la diversità come risorsa;
  • favorire il problem solving creativo in gruppo;
  • rafforzare l’identità di gruppo e il senso di appartenenza.

Educare alla cittadinanza globale attraverso il gioco

In un mondo sempre più interconnesso, educare alla cittadinanza globale è una priorità educativa. Significa formare individui consapevoli, responsabili e capaci di convivere in società pluraliste. Le competenze sociali, la gestione dei conflitti, il dialogo interculturale e l’azione cooperativa sono oggi più che mai centrali.

Il gioco cooperativo offre uno spazio sicuro in cui sperimentare questi valori in forma concreta. In classe, esso rappresenta una palestra di cittadinanza attiva: si impara a negoziare, a rispettare regole comuni, a riconoscere i propri limiti e punti di forza, a costruire insieme strategie per affrontare le sfide.

Una visione olistica del gioco cooperativo

La proposta del gioco cooperativo si fonda su una visione olistica del bambino: corpo, mente, emozione e relazione sono elementi interconnessi. Ogni gioco coinvolge queste dimensioni in modo integrato, contribuendo alla crescita armonica della persona.

Le principali tipologie di giochi cooperativi possono essere suddivise come segue:

  • Giochi di conoscenza: per favorire l’incontro e la scoperta reciproca.
  • Giochi di azione: per canalizzare l’energia e sviluppare il coordinamento motorio in gruppo.
  • Giochi di creatività: per valorizzare l’espressione personale all’interno di un contesto collettivo.
  • Giochi di esplorazione: per stimolare la curiosità e l’osservazione condivisa.
  • Giochi di fiducia: per costruire legami profondi e affidarsi agli altri.
  • Giochi di contatto: per avvicinare i corpi nel rispetto e nella consapevolezza.
  • Giochi di problem solving: per affrontare sfide insieme, sviluppando pensiero critico e collaborazione.

Proposte operative e percorsi graduali per la classe

Affinché il gioco cooperativo diventi strumento efficace, è fondamentale una progettazione graduale e intenzionale da parte del docente. Non basta proporre giochi a caso: occorre conoscere la propria classe, cogliere le dinamiche in atto e scegliere attività coerenti con il momento evolutivo del gruppo.

Un percorso possibile potrebbe articolarsi in fasi:

  • Accoglienza e conoscenza reciproca (giochi di nome, di presentazione, di osservazione);
  • Coesione e costruzione del gruppo (giochi di fiducia, di aiuto reciproco, di comunicazione);
  • Condivisione e cooperazione strutturata (giochi di squadra, di strategia collettiva);
  • Espressione e rielaborazione (attività di riflessione, circle time, produzione di materiali comuni).

Ecco alcune proposte concrete:

  • "Il filo dell’amicizia": un gioco in cerchio con un gomitolo per tessere simbolicamente la rete del gruppo.
  • "La torre impossibile": cooperare per costruire insieme una torre con materiali fragili, riflettendo sul valore del contributo di ciascuno.
  • "Camminare al buio": giochi in coppia con occhi bendati per stimolare fiducia e ascolto.

Il ruolo dell’insegnante: regista e facilitatore

Nel gioco cooperativo, il docente non è un arbitro, ma un facilitatore del processo: osserva, propone, guida, ma lascia spazio all’autonomia del gruppo. La sua funzione è quella di creare le condizioni affinché ogni bambino possa sentirsi accolto, ascoltato e valorizzato.

L’insegnante ha anche un ruolo cruciale nella fase di riflessione e rielaborazione: è fondamentale che dopo ogni gioco ci sia uno spazio di parola per condividere emozioni, difficoltà, apprendimenti. È in questo momento che il gioco diventa realmente educativo.

Giocare per apprendere, apprendere per convivere

Promuovere il gioco cooperativo a scuola significa credere nel potenziale trasformativo dell’educazione. È una scelta pedagogica che mette al centro la relazione, la fiducia e la collaborazione. In un’epoca segnata da individualismo e competizione, costruire comunità che imparano insieme è un atto profondamente politico e umano. Ogni insegnante ha in mano una straordinaria possibilità: trasformare la classe in uno spazio di crescita condivisa, dove si impara non solo con la mente, ma anche con il cuore.