Google Veo 3, video iperrealistici generati da AI: un salto tecnologico che lascia senza parole

Google lancia Veo 3, l’Intelligenza Artificiale che crea video iperealistici partendo dal testo. Rivoluzione per il cinema o minaccia per l’informazione?

01 giugno 2025 20:18
Google Veo 3, video iperrealistici generati da AI: un salto tecnologico che lascia senza parole - Google Veo 3 per video AI
Google Veo 3 per video AI
Condividi

Il nuovo modello di intelligenza artificiale di Google, chiamato Veo 3, è in grado di creare video ultra-realistici a partire da semplici frasi scritte. Si tratta di un’evoluzione che ha già suscitato stupore e inquietudine tra gli utenti e gli addetti ai lavori. Dopo l’impatto avuto da ChatGPT nel 2022, Veo 3 segna una nuova svolta, con la sua capacità di generare filmati “cinematici” talmente credibili da essere difficilmente distinguibili da riprese reali. L’accesso al sistema è per ora riservato agli abbonati al piano Google Gemini Ultra, ma i contenuti realizzati con questo strumento stanno già inondando i social, generando un interesse crescente.

Video iper-realistici e rischio disinformazione

Il confine tra realtà e finzione diventa sempre più labile. Anche se Google ha imposto dei limiti a Veo 3 (bloccando contenuti violenti o basati su personaggi famosi), la qualità dei video generati pone interrogativi seri su fake news, manipolazione dei contenuti e credibilità delle immagini online. Con protagonisti che possono parlare, muoversi naturalmente e interagire in ambientazioni convincenti, l’effetto è spesso indistinguibile da un vero set cinematografico. La proliferazione di clip realistiche create ad arte potrebbe confondere l’opinione pubblica, mentre sui social già si diffondono video che giocano con l’ambiguità tra contenuti reali e simulati. L’arrivo dei cosiddetti “deepfake vocali” e l’integrazione del sonoro portano questo fenomeno su un nuovo livello.

L’impatto sull’industria audiovisiva

Le implicazioni per il mondo del cinema e della produzione video sono profonde. Veo 3 riesce a gestire elementi come inquadrature, movimenti di camera, scelte stilistiche e persino la grana della pellicola, aprendo nuovi orizzonti creativi ma anche generando preoccupazione per i professionisti del settore. In pochi anni si è passati da clip rudimentali, come quella ormai celebre di Will Smith che mangia spaghetti, a sequenze credibili in ogni dettaglio. Questo solleva domande sul futuro del lavoro per registi, attori, tecnici e scenografi, ma anche su chi oggi produce contenuti per il web come youtuber e creator. L’AI potrebbe diventare sia uno strumento di democratizzazione della creatività, sia una causa di trasformazione profonda del comparto.

Test pratico, potenzialità e limiti del sistema

Abbiamo messo alla prova Veo 3 con un piccolo cortometraggio ambientato a Roma. La scena immaginata, ironica e surreale, ha coinvolto un turista americano alle prese con una “pizza pepperoni” da inzuppare nel cappuccino. I risultati ottenuti sono stati impressionanti per qualità visiva e resa sonora. I rumori di fondo, le voci dei personaggi, i dettagli ambientali come il Colosseo o il traffico cittadino rendono ogni scena sorprendentemente credibile. Tuttavia, non mancano difetti strutturali: la mancanza di coerenza tra le clip, elementi non richiesti come sottotitoli errati, e la difficoltà nel mantenere costante l’aspetto dei protagonisti. Strumenti come Flow, sempre di Google, promettono di risolvere questi problemi, consentendo maggiore continuità narrativa e gestione dettagliata delle scene.

Disponibilità, costi e prospettive future

Al momento Veo 3 non è ancora disponibile in Italia: l’accesso è limitato a circa 70 Paesi. Per utilizzare la piattaforma è necessario un abbonamento a Gemini Pro (21 euro/mese), che offre 10 generazioni mensili, oppure l’accesso al pacchetto AI Ultra (275 euro/mese) che rimuove i limiti e include strumenti avanzati come Flow. I costi, alti rispetto a strumenti creativi tradizionali, potrebbero limitarne la diffusione iniziale al solo pubblico professionale. Tuttavia, se i trend attuali continueranno, Veo 3 potrebbe diventare il punto di partenza per un’ondata di creatività accessibile a tutti, trasformando per sempre il modo in cui immaginiamo e realizziamo contenuti audiovisivi. Solo il tempo dirà se sarà una rivoluzione sostenibile o un rischio da contenere.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail