Guerra a Gaza, Alfio Mannino (CGIL): ‘Il silenzio della scuola in Sicilia è un inganno complice delle istituzioni’
Intervista ad Alfio Mannino (CGIL): la denuncia contro il silenzio del governo e della scuola siciliana sulla guerra a Gaza e il sostegno alla Flotilla.
Di seguito la nostra intervista esclusiva ad Alfio Mannino, Segretario Regionale della CGIL. Il tema della conversazione ha riguardato la guerra a Gaza. Di fronte ad un conflitto che l'ONU e diverse organizzazioni internazionali non esitano a definire a rischio di genocidio, si assiste a quello che viene percepito come un silenzio assordante da parte del governo nazionale di Giorgia Meloni e di quello regionale presieduto da Renato Schifani.
Era doveroso da parte nostra sentire l’autorevole parere di chi guida oggi in Sicilia la CGIL, il maggior sindacato dei lavoratori. Nessuna iniziativa e nessuna parola su questa immane tragedia è stata avanzata dalle massime istituzioni scolastiche della Sicilia. Ecco perché Scuolalink ha deciso di intervistare il segretario Mannino, in quanto riteniamo rappresenti pienamente il mondo sindacale presente nella Regione, nonché le aspettative di centinaia di migliaia di giovani siciliani.
Guerra a Gaza, l’intervista esclusiva ad Alfio Mannino, Segretario regionale CGIL: 'Necessario adottare sanzioni concrete nei confronti di Israele'
Per le ragioni esposte in premessa Le chiediamo di rispondere ad alcune domande:
Segretario Mannino, la CGIL in quanto principale organizzazione sindacale italiana, ha storicamente incarnato i valori della pace, della solidarietà e della difesa dei diritti umani fondamentali. In che modo il sindacato sta interpretando questa apparente inerzia delle istituzioni a ogni livello sulla guerra di Gaza?
«L’inerzia delle istituzioni di ogni livello è reale più che apparente. La premier Meloni e il suo governo non sono andati oltre alle parole di biasimo, mantenendo una linea di prudenza e di non sbilanciamento inopportuna di fronte alla strage che si consuma nella Striscia e di cui sono responsabili Netanyahu e l’esercito israeliano. Abbiamo assistito a un incredibile barcamenarsi per ragioni meramente politiche, di storia personale e di appartenenza politica, laddove sarebbe stato ed è necessario adottare sanzioni concrete nei confronti di Israele. Il governo regionale si è allineato a quello nazionale ed è incredibile che non abbia detto e fatto nulla mentre proprio dalla Sicilia prende il via una imponente missione umanitaria come quella di Global Sumud Flottilla, che va sostenuta e protetta».
Quali azioni concrete la CGIL Sicilia sta mettendo in campo, o intende promuovere, per sollecitare una presa di posizione netta da parte dei governi e per sensibilizzare l'opinione pubblica siciliana su una tragedia che non può essere ignorata, soprattutto considerando i legami storici e geografici che uniscono la Sicilia al Mediterraneo?
«In queste settimane la Cgil, o sola o con altre associazioni, ha promosso iniziative di protesta in tutto il territorio regionale, che rendessero visibile lo sgomento della comunità siciliana di fronte a quanto sta accadendo. Puntiamo a rendere evidente che c’è una forte opinione pubblica che dice basta, sperando che un governo che marcia da sé e per sé come il nostro, sia obbligato a tenerne conto. Ci viene difficile sperare in un rigurgito di sensibilità umanitaria ma non credo che possano non tenere conto della pressione che viene dal basso. Noi abbiamo, inoltre, raccolto beni di prima necessità, farmaci e viveri, e dato supporto logistico e organizzativo alla missione della Global Sumud Flottilla. Come sempre siamo un avamposto nel Mediterraneo e non possiamo fare da spettatori, non è quello di Netanyahu il Mediterraneo che vogliamo, ma un Mediterraneo di pace e di pacifica convivenza».
In un contesto così drammatico, qual è il dovere morale e politico di un'organizzazione come la CGIL, che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori, nel farsi portavoce di un appello alla pace e alla giustizia?
«E’ nostro dovere interpretare, diffondere e batterci per i valori della pace, della giustizia, della convivenza civile, dell’umanità, della solidarietà, del dialogo pacifico tra gli Stati che devono sempre e comunque percorrere le strade della diplomazia e non quelle della guerra».
Il silenzio della Istituzioni scolastiche siciliane, Mannino (CGIL): ‘La neutralità della scuola è assurda’
Mentre le istituzioni governative tacciono, diverse città e porti siciliani stanno offrendo un supporto logistico cruciale alla Global Sumud Flotilla verso la rotta di Gaza. Questo attivismo dal basso stride fortemente con l'atteggiamento delle istituzioni scolastiche, sia a livello nazionale che regionale, comprese quelle supervisionate dall'Assessore Turano, che sembrano esitare a condannare apertamente la guerra. Perché, secondo lei, il mondo della scuola, che dovrebbe essere il primo luogo di educazione alla pace e al rispetto dei diritti umani, appare così restio a prendere una posizione chiara?
«Di fronte ad una tragedia così immane praticare una neutralità della scuola è assurdo. E’ un fare politica dicendo che la scuola non fa politica. Quindi un grande inganno, di cui credo che docenti e personale della scuola, sempre in prima linea sul fronte dei diritti, della solidarietà e della pace, siano anch’essi in qualche modo succubi».
Non crede che le istituzioni educative abbiano la responsabilità di fornire agli studenti gli strumenti critici per comprendere la complessità del conflitto e di promuovere attivamente una cultura di pace, condannando senza ambiguità la violenza sui civili?
«La scuola deve fare educazione civica e questo significa educazione con alla base i valori della nostra Costituzione. E’ suo compito educare alla legalità, ai valori della convivenza civile, della pace, della giustizia, dei diritti, del rispetto dell’altro, della partecipazione. E’ qualcosa che la nostra scuola fa ma che deve fare ancora di più in un momento storico così difficile in cui educare a questi valori le giovani generazioni, quelle agiranno, occuperanno in futuro anche posizioni politiche, è fondamentale. Da parte nostra continueranno ovviamente le iniziative pubbliche di sensibilizzazione e solidarietà, gli incontri, i dibattiti con il convincimento che inerzia e indifferenza sono forme di complicità».
L’intervista al segretario regionale Mannino (CGIL) in sintesi…
Mannino dunque condanna l'inerzia dei governi Meloni e Schifani sulla strage a Gaza, chiedendo sanzioni contro Israele. La CGIL Sicilia risponde con proteste e supporto concreto alla Global Sumud Flotilla, contrapponendo l'attivismo dal basso all'indifferenza istituzionale. Il segretario critica duramente il silenzio della scuola siciliana, definendone la neutralità un inganno e ribadendo il suo dovere di educare alla pace e ai valori costituzionali.