Guida alle detrazioni delle spese scolastiche: come alleggerire il carico fiscale familiare
Guida Agenzia Entrate 2025: detrazioni fiscali per spese scolastiche e universitarie. Alleggerire il carico fiscale familiare con sconti su tasse, mensa e gite
L'Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato, il 17 giugno 2025, una guida aggiornata sulle detrazioni fiscali per la dichiarazione dei redditi di quest'anno, con un focus particolare sulle spese scolastiche e universitarie. Questa guida rappresenta una risorsa preziosa per le famiglie che desiderano sfruttare al meglio le opportunità di risparmio fiscale. Comprendere le spese ammissibili, i requisiti di tracciabilità e la documentazione necessaria è fondamentale per ottenere questi sconti.
Quali spese scolastiche detrarre
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per la frequenza scolastica dei tuoi figli, dall'infanzia alle scuole superiori, purché frequentino istituzioni del sistema nazionale d'istruzione (statali, paritarie private o enti locali).
Nello specifico, la detrazione riguarda:
- Scuole dell'infanzia (materne)
- Scuole primarie (elementari)
- Scuole secondarie di primo grado (medie)
- Scuole secondarie di secondo grado (superiori)
Inoltre, il beneficio si estende ai corsi pre-accademici dei Conservatori di Musica e degli Istituti musicali pareggiati, se istituiti secondo il vecchio ordinamento (cioè prima del DPR n. 212 del 2005). I nuovi corsi accademici, invece, rientrano nelle spese universitarie e seguono regole diverse.
Voci di spesa ammesse all'agevolazione
La detrazione non include solo le tasse scolastiche e i contributi obbligatori, ma anche quelli facoltativi se deliberati dagli organi dell'istituto e finalizzati alla frequenza.
Puoi detrarre, ad esempio:
- Costi per la mensa e i servizi correlati, come l'assistenza durante i pasti e il pre/post scuola.
- Gite scolastiche, assicurazioni e attività extracurricolari organizzate dalla scuola (corsi di teatro o lingue), anche se si svolgono fuori dall'orario scolastico. Non serve presentare la delibera scolastica se paghi direttamente alla scuola. Se invece paghi a terzi (ad esempio un'agenzia viaggi per una gita), ti serve il documento che attesti l'approvazione dell'istituto.
- Spese per il trasporto scolastico, purché tracciabili, anche se il servizio è gestito dal Comune o da soggetti esterni. Questa voce si può sommare a quella relativa agli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale o interregionale, a partire dal 1° gennaio 2018.
Limiti, pagamenti e documentazione necessaria
Per l'anno d'imposta 2024, il limite massimo su cui calcolare la detrazione ammonta a 800 euro per ogni alunno. Puoi suddividere questa somma tra i genitori o altri soggetti fiscalmente a carico.
Attenzione: non puoi cumulare questa detrazione con quella per le erogazioni liberali agli istituti scolastici (come donazioni per l'innovazione o l'edilizia scolastica) se si riferiscono allo stesso studente. Tuttavia, se hai più figli, puoi beneficiare di entrambe le detrazioni in base alle spese sostenute per ciascun ragazzo.
Un'altra condizione importante riguarda il reddito complessivo: la detrazione si applica pienamente solo per redditi fino a 120.000 euro annui. Superata questa soglia, lo sconto fiscale diminuisce progressivamente, azzerandosi oltre i 240.000 euro.
Tutte le spese devono essere tracciabili. Puoi pagare con carte, bonifici, bollettini postali, MAV o sistemi elettronici come PagoPA. Devi conservare la documentazione che attesti il pagamento, come ricevute, estratti conto o copie dei versamenti.
Infine, ricorda che non puoi detrarre gli acquisti di cancelleria e libri scolastici. Allo stesso modo, non sono agevolabili le spese interamente rimborsate dal datore di lavoro come parte di premi aziendali.