Hikikomori: il Piemonte vara la prima legge italiana contro l’isolamento sociale

Approvata in Piemonte la prima legge italiana contro il fenomeno Hikikomori: prevenzione, ascolto e supporto per chi vive in condizioni di isolamento sociale.

01 agosto 2025 18:51
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Nasce la prima normativa regionale per prevenire e contrastare il fenomeno degli hikikomori: misure concrete, un Osservatorio dedicato e fondi triennali per sostenere giovani e adulti in condizioni di ritiro sociale.

Hikikomori: una risposta concreta all’isolamento sociale

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la prima legge italiana mirata al contrasto dell’isolamento sociale giovanile, comunemente conosciuto come fenomeno degli hikikomori. Il promotore dell’iniziativa, il consigliere regionale Silvio Magliano, ha posto la Regione Piemonte all’avanguardia su un tema tanto delicato quanto urgente, introducendo strumenti e risorse per affrontare un problema che coinvolge in particolare i giovani, ma che può riguardare anche altre fasce della popolazione.

Hikikomori: le novità introdotte dalla legge

Il provvedimento prevede una serie di azioni strutturate. Tra le principali:

  • L’istituzione di un Osservatorio regionale per il monitoraggio delle situazioni di isolamento sociale, con il compito di raccogliere dati, proporre azioni di sensibilizzazione e redigere un rapporto annuale da presentare alla Regione;
  • La creazione della “Giornata dell’ascolto”, fissata per il 21 ottobre, volta a promuovere l’ascolto e l’interazione tra cittadini, istituzioni e operatori del settore;
  • Un finanziamento triennale pari a 20.000 euro all’anno, fino al 2027, destinato a sostenere attività di prevenzione, supporto e informazione.

Hikikomori: un fenomeno in crescita

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato l’isolamento sociale e la solitudine come una nuova emergenza globale di salute pubblica. Ricercatori dell’Università di Yale hanno ipotizzato che la crescente digitalizzazione e la riduzione delle interazioni sociali in presenza abbiano favorito la diffusione globale del ritiro sociale, soprattutto tra i più giovani.

In Italia, secondo i dati Istat del 2023, circa il 13% della popolazione dichiara di non avere una rete di supporto. Tra i giovani, questa percentuale sale al 18%. In Piemonte, una scuola su tre ha segnalato almeno un caso di studente in condizione di isolamento o a rischio, per un totale noto di 149 casi.

Salute mentale e isolamento: dati preoccupanti

L’Istituto di Ricerche Economico-Sociali (IRES) del Piemonte ha registrato un aumento rilevante dei sintomi di ansia e depressione tra i giovani, spesso connessi a comportamenti autolesivi e ritiro sociale. La neuropsichiatria infantile pubblica ha osservato, negli ultimi vent’anni, un costante incremento dei minori presi in carico per problematiche psicologiche. Il problema, però, non si limita all’età evolutiva. A livello nazionale, il 25% degli over 75 è privo di una rete di sostegno; tra gli ultraottantenni, questa percentuale supera il 33%.

Una legge modello per l’Italia

La nuova normativa piemontese rappresenta un primo passo istituzionale verso il riconoscimento e il trattamento del disagio sociale legato all’isolamento. Dopo l’emergenza pandemica, che ha accentuato la solitudine in molte fasce della popolazione, questa legge potrebbe costituire un modello replicabile in altre regioni italiane.

La sua efficacia dipenderà dalla concreta attuazione delle misure previste, dal coordinamento tra enti territoriali, servizi sanitari, scuole e famiglie, nonché dal costante aggiornamento dei dati raccolti.

Un punto di riferimento per chi cerca aiuto

Oltre al sostegno economico e alla raccolta dati, la legge punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e valorizzare le associazioni già attive sul territorio. I cittadini potranno contare su canali ufficiali – telefonici, digitali e social – per segnalare situazioni di disagio o richiedere supporto. Con l’approvazione di questo provvedimento, il Piemonte compie un passo importante nella lotta contro l’isolamento sociale, offrendo una rete di ascolto, prevenzione e intervento a chi si sente escluso o invisibile.

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